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Corriere Telematico numero 15 - Marzo 1995
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Û °°±²Û²±°° Nunmero 15 - Marzo 1995 Û
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Û LA PRIMA RIVISTA ITALIANA Û
Û DEDICATA ALLA TELEMATICA Û
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** IN QUESTO NUMERO
ÚÄÄÄEditoriale - Cambio! - di The Spy ............ Riga 73
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ÚÄÄÄIL MONDO DELLE BBSÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ¿
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Il Caso "Video-On-Line" - di Gianluca Neri ....... Riga 105
Il Biscione On Line - di Gianluca Neri ........... Riga 150
Tanto rumore per nulla : chi e' piu' colpevole ?
di The Spy .. Riga 229
Una sentenza favorevole - di The Spy ............. Riga 281
CONVEGNO DI PRATO : Comunicato di Strano Network . Riga 361
CONVEGNO DI PRATO : Un'occasione perduta -
di Valentino Spataro Riga 529
Ancora indagini su PeaceLink -
di Alessandro Marescotti ...... Riga 665
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L'America in Italia - di Captain Britain ......... Riga 707
INTERNET la tua voce - da "La Repubblica" ........ Riga 830
NetSurfing - di Runaway .......................... Riga 904
ÚÄÄÄHW & SWÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ¿
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VIRUS - a cura di Pennywise
la sicurezza informatica - di Pennywise ......... Riga 1038
HARDWARE - a cura di Dr. Brain
I controller - di Dr. Brain ..................... Riga 1105
AMIGA - a cura di Ford Prefect
AmyBW - di Ford Prefect ......................... Riga 1179
ÚÄÄÄALTRE RUBRICHEÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ¿
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CYBERPUNK - a cura di Vanamonde
"Kalofornia" di Vanamonde ........................ Riga 1241
Segnalazioni - di Vanamode ....................... Riga 1329
REALTA' VIRTUALE - a cura di Attila
Sogni e applicazioni - di Attila ................ Riga 1387
TERZAPAGINA - a cura di The Spy
Siamo maniaci sessuali o pirati informatici ?
- di Blue Jeans ... Riga 1459
RACCONTI - a cura di Leane l'Allegro
"Il collaudo" - di Ford Prefect ................. Riga 1531
Redazione ........................................ Riga 1684
Distribuzione .................................... Riga 1756
** CAMBIO! - di The Spy
Inizia questo mese un processo di ristrutturazione e
rinnovamento del CT. Gia' molte cose sono cambiate, a
partire dalla redazione che e' stata allargata di molto.
Una nota negativa purtroppo... il nostro ViceDirettore
Kappa ha dato le dimissioni per motivi personali e in questa
sede lo voglio ringraziare mille, anzi diecimila volte per
l'enorme aiuto che ha dato a far diventare il CT quello che
e' oggi.
Dicevo dei cambiamenti interni al CT... ci occuperemo di
qualche argomento in piu' come la Realta' Virtuale, il
Software Amiga e Hardware senza tralasciare i vecchi
argomenti e le vecchie rubriche.
La nuova redazione si e' insediata da poco e questo mese
c'e' stata ancora qualche piccola incomprensione, ma da
Aprile lavoreremo a regime! :-))
Nel frattempo il mondo telematico italiano si sta movendo,
c'e' stato il convegno di Prato che ha il merito, se non
altro, di aver fatto veramente iniziare il dialogo, e' nato
il Progetto Italia e ci sono state delle sentenze a nostro
favore (era ora!!! :-)). In questo numero si parlera' di
tutto cio' ma anche di Fantascienza, di Realta' Virtuale e
di Internet!
BUONA LETTURA!
The Spy
** IL CASO "VIDEO ON LINE" - di Gianluca Neri
L'articolo che segue avrebbe dovuto essere pubblicato
nel numero dello scorso mese. Sfortunatamente ho avuto
l'intuizione che ha portato alla stesura del pezzo il giorno
successivo all'uscita del giornale. Ho ritenuto che fosse
un argomento di una certa importanza, e che sarebbe stato
ingiusto tenerlo nel cassetto per un mese, non dare la
possibilita' a chi l'avrebbe letto di decidere se fornire o
meno i propri dati al servizio clienti di Video On Line.
E' stato quindi inviato come messaggio in parecchie
reti. Qualcuno lo ha poi riportato anche nella conferenza
di Alcei e nella conferenza "Community Networking" di
Agora' e, sara' un caso, ma quando un articolo del Corriere
Telematico finisce su Agora' succede il finimondo.
Nel caso il questione il Corriere Telematico in generale
ed il sottoscritto nella fattispecie sono stati accusati di
"fare il gioco delle sinistre nella battaglia politica che
ha come bersaglio Berlusconi". All'utente Salvidio, il
crociato piu' acceso, non e' neanche passato per la mente
che i cosacchi del Corriere Telematico avessero denunciato
un fatto, un semplice dato di fatto (testimoniato dai fax
inviati da Video On Line ai potenziali clienti) e non preso
di mira un movimento politico.
L'intento ci pareva chiaro, ma ci siamo sbagliati. E
allora mettiamo nero su bianco: nessuno ha intenzione di
impedire a Berlusconi (o chi per lui) di entrare nel
presunto business della telematica. Gli si chiede soltanto
di farlo in modo leale. E di far sapere alle persone
interessate al servizio che i dati che forniranno finiranno
alla Diakron di Gianni Pilo, che il fax a cui inviarli e' di
proprieta' della Diakron, che l'indirizzo a cui farli
pervenire e' quello di Forza Italia. Tutto qui. Sarebbe
bastato essere chiari all'inizio, e i potenziali acquirenti
avrebbero agito di conseguenza e secondo coscienza.
Salvidio ha previsto per me un futuro di pene,
sofferenze e privazioni per il semplice fatto di avere
affermato che i dati inviati a Video On Line fino ad oggi
sono stati *carpiti*. E' un'affermazione che sono pronto
tutt'ora a sottoscrivere: carpiti.
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** IL BISCIONE ON LINE - di Gianluca Neri
Come entrare nella telematica dalla porta principale senza
farsi notare.
Cos'e' "Video On Line"? A tutt'oggi se ne sa poco: che
e' un nuovo sistema in grado di fornire Internet, ad
esempio, che ha sede a Cagliari, e che e' in parte di
proprieta' de "l'Unione Sarda".
"Video On Line" da un mese a questa parte ha acquistato
pagine e pagine a colori dei maggiori quotidiani, invitando
i potenziali utenti a chiamare un numero verde e scoprire
come utilizzare i servizi di "Internet, edicola ipermediale,
biblioteca, posta elettronica, shopping via computer,
videogames".
La pubblicita' dice poco: il servizio non e' ancora
partito, e gli unici riferimenti indicati sono due numeri
verdi, uno dedicato ai privati e alle piccole aziende,
l'altro agli enti e alle grandi aziende.
E' piu' che logico, davanti ad una campagna martellante
di questa portata, chiedersi il perche' di un tale dispendio
di energie per un servizio che pare ancora in altro mare, e
come faccia un quotidiano come "L'Unione Sarda" trovare i
capitali per acquistare intere pagine dei maggiori
quotidiani nazionali per pubblicizzare un servizio rivolto
ad una "elite".
Gia', come fa? Viene in aiuto il caso: un amico,
sapendo del mio interesse per Internet, mi consegna un fax
giusto senza mittente e senza destinatario alla reception
della ditta per cui lavora. La lettera e' intestata "Video
On Line", datata "Cagliari, gennaio 1995", e firmata da Anna
Mussetti, "servizio clienti". Riportiamo testualmente: "La
ringrazio per aver chiamato il nostro numero verde. Puo'
darsi che lei abbia dovuto provare diverse volte prima di
trovare una linea libera e mi scuso per questo disagio,
dovuto al fatto che la nostra iniziativa sta riscuotendo un
interesse superiore alle aspettative".
Seguono spiegazioni sul perche' del ritardo nell'invio
della documentazione informativa, e continua: "Nel frattempo
pero' La prego di voler compilare la scheda allegata per
aiutarci a controllare l'esattezza dei suoi dati".
Il fax riporta anche, in seconda pagina, la "Scheda di
verifica dati", in cui si chiedono nome, cognome, societa',
indirizzo e telefono, ma niente che riguardi computer,
sistema operativo e software posseduti. Solo dati
personali. La scheda si conclude con: "La preghiamo di
inviare questa scheda compilata con i Suoi dati a "Video On
Line", V.le Isonzo 25 - 20135 Milano, o al numero di fax:
02/58392560".
L'anonimo mittente evidenzia cerchiandola quest'ultima
frase, e scrive in margine un commento: "Prova ad indovinare
chi sono questi signori".
Gia', chi sono? Il numero 58392560 alla Telecom risulta
scollegato. E' un numero interno, e' normale. Per risalire
al proprietario basta chiamare il centralino, tenendo le
prime cinque cifre e aggiungendo un "uno". Proviamo, e
risponde un centralinista annoiato, incosapevole della
gravita' di cio' che sta per dire: "Diakron, buongiorno".
Non e' dato di saperlo a tutti, ma nel palazzone di
viale Isonzo 25 a Milano si trova la sede di "Forza Italia"
e, al suo interno, la "Diakron", societa' di sondaggi del
fido berlusconiano Gianni Pilo.
Nell'impossibilita' di fare un "miracolo italiano" tutto
intero ci si e' cimentati nel "miracolo sardo". E allora
tutto e' possibile, anche che un giornale letto da tre
persone: il direttore, la sua mamma e il suo papa', acquisti
pagine di pubblicita' per miliardi. A colori per giunta,
quando probabilmente non ha i fondi neanche per acquistare
una scatola di pennarelli e farle colorare a mano dai
redattori.
Le domande successive da porsi vengono da se'. Ne
riporto solo una, come esempio: perche' la "Diakron" sta
raccogliendo i dati personali di buona parte dei
frequentatori abituali del Cyberspazio?
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** TANTO RUMORE PER NULLA: chi e' piu' colpevole ?
- di The Spy
Un messaggio... basta un messaggio fuori dalla norma e il
dialogo tra le reti italiane, tutto il lavoro di svariate
persone per molti mesi svanisce in una nuvola di fumo.
Sembra impossibile, ma e' quello che e' successo non piu' di
2 settimane fa.
Un sedicente hacker che si fa chiamare The Key lascia un
messaggio compromettente nell'area GATE nazionale
SOTTOVOCE.ITALIA (ovvero condivisa da piu' net) e si scatena
il putiferio. Il messaggio in questione, che palesava atti
di pirateria software (non lo riporto per non creare altri
subbugli) era indirizzato ad un sysop della rete EuroNet.
Euronet tutta viene immediatamente additata come una rete di
piratoni che mette in pericolo di vita tutte le altre reti e
le BBS iniziano a staggare una dopo l'altra tutte le aree
GATE, prima la SOTTOVOCE (da dove era partito il messaggio)
poi la SYSOP.ITALIA e infine la CT.ITA .
Perche' ? Perche' far pagare per il reato di un utente
tante persone che hanno speso mesi per creare un veicolo con
cui comunicare con tutti ? Perche' bloccare la voglia di
dialogo che finalmente si stava creando tra reti Italiane ?
Forse questo dialogo in effetti non c'era mai stato e tutti
non aspettavano altro che l'occasione giusta per dire
"l'avevo detto io che quelli la...." "meglio soli che male
accompagnari" ecc... .
Possibile che non si riesca proprio ad alzare gli occhi e a
guardarsi intorno ? Ma non vi accorgete che BBS e reti
amatoriali hanno i mesi contati ? La popolazione telematica
seppur piccola e' numerosa e i balordi girano dappertutto..
non possiamo lasciarci sfuggire l'unica possibilita' che
forse abbiamo di poter scegliere se chiamare Euronet o
Fidonet... L'ulitma cosa di cui abbiamo bisogno e' di
puntare l'indice contro noi stessi. Pensateci bene cari
sysop, lo so che vi divertite troppo a trovare i
"malfattori" che per lo piu' sono quegli sventurati che
s'imbattono nei vostri questionari fiume. Pensateci
veramente bene, siete proprio sicuri che nessuna delle BBS
del vostro net ha dei file sotto copyright ? E' troppo
bello fare il sysop, ma prima di fare mosse avventate la
prossima volta pensate per quanti mesi potrete ancora
esserlo e forse capirete (prima di voi ci sono passati i
Greci e 3000 anni di storia) che l'unione fa la forza e che
una mela marcia la si puo' benissimo buttare via senza
abbattere l'albero.
The Spy
** UNA SENTENZA FAVOREVOLE - di The Spy
Finalmente una buona notizia! Finalmente qualcosa gira a
nostro favore, infatti un GIP di Milano ha dichiarato
(implicitamente) che una BBS puo' avere in linea files sotto
copyright basta che il tutto sia NON A SCOPO DI LUCRO!
Sembra incredibile, ma vi assicuro che e' vero... Perfino
Savoldelli Pedrocchi (il magistrato che diede inizio
all'Italian Crackdown il maggio scorso), intervistato ancora
una volta da SOTTOVOCE ha dichiarato la piena validita' di
una sentenza del genere (l'intera intervista sara'
probabilmente pubblicata sul numero 1 di Sottovoce)
Ecco la sentenza che che ci da qualche speranza per il
nostro futuro.
P R E T U R A C I R C O N D A R I A L E
di M I L A N O
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
Il Giudice Dr. xxxxxxx xxxxxxx
Letti gli atti del procedimento penale indicato in epigrafe
per il reato di cui all'art. 615 quater c.p.
Esaminata la richiesta di dissequestro del personal
computer formulata nell'interesse dell'indagato e allegata
agli atti; Considerato che l'analisi dei sistemi
informatici sequestrati a Valenti Davide non ha consentito
di riscontrare presenze di codici di accesso alla rete a
commutazione di pacchetto ITAPAC, ne di accertare
l'illecita detenzione del codice di accesso gia' assegnato
alla ITALTEL - SIT S.p.a., con cio' dimostrando
l'insussistenza del reato di cui all'art. 615 quater c.p.;
Rilevato che dalle verifiche operate dalla DIGOS risulta
che una parte del software ( peraltro nemmeno ben
identificata ) installata sui sistemi sequestrati al
Valenti deriva dalla duplicazione abusiva di programmi
originali;
Ritenuto tuttavia che tale circostanza sia irrilevante ai
fini penali , non potendosi nel caso di specie riavvisare
la violazione nell'art. 171 bis L. n. 633/1941;
Considerato che la norma in questione punisce con sanzione
penale la duplicazione abusiva dei programmi per
elaboratore solo se effettuata a fini di licro;
Rilevato che manca del tutto la prova che il Valenti avesse
duplicato i programmi a fini di lucro , posto che il
collegamento alla sua rete informatica non comportava il
versamento di alcun corrispettivo e gli utenti si
impegnavano ad utilizzare i programmi a scopo di studio;
Rilevato che nessun elemento volto a dimostrare la volonta'
del Valenti di agire a fini di lucro e' stato raccolto
dalla Pubblica Accusa;
Ritenuto pertanto che la duplicazione del programma e la
comunicazione della copia duplicata agli utenti di una
banca dati privata non integri gli estremi di reato e possa
eventualmente dal luogo a responsabilita' civile per
violazione alle norme sul diritto di autore;
Considerato che il computer e i programmi in sequiestro non
costituiscono corpo di reato, e allo stato degli atti manca
la prova che la loro libera disponibilita' possa agevolare
la commissione di altri reati, sicche' devono essere
restituititi al leggittimo proprietario;
P.Q.M.
Visto l'art. 263 c.p.p.,
ordina
la restituzione del computer e dei dati in esso memorizzati
in favore di Valenti Davide.
** PRIMA INIZIATIVA NAZIONALE IN DIFESA DELLA RETE
TELEMATICA AMATORIALE - del Gruppo Strano Network
Si e' concluso con successo il primo convegno nazionale
italiano sulla telematica amatoriale che e' stata
l'occasione per una prima consulta sui diritti alla
comunicazione negli ambiti della telematica. Duemila
persone sono confluite al Museo Pecci di Prato, che ha
brillantemente ospitato l'iniziativa, nella giornata di
domenica 19 febbraio arricchendo con i propri contributi
individuali e collettivi un convegno che ha visto la
presenza di tutti coloro che operano nel campo della
telematica amatoriale. Oltre cinquanta interventi parlati e
numerosi scritti hanno animato il convegno che ha registrato
la partecipazione di personaggi di calibro internazionale
come Honoria, Mafalda Stasi e Matthew Fuller e personaggi
appartenenti alla sfera istituzionale e universitaria tra
cui il prof.Attardi dell'Universita' di Pisa. Numerose e
diverse fra loro le indicazioni venute fuori al convegno ma
tutte che andavano verso la direzione di una difesa della
liberta' d'espressione e di comunicazione concretizzandosi
in un documento comune che e' stato sottoscritto e acclamato
dalla quasi totalita' dei presenti. Riportiamo qui di
seguito il testo del documento con alcune delle firme di
adesione.
TESTO DEL DOCUMENTO
I seguenti soggetti, individuali o collettivi, riunitisi
presso il convegno "Diritto alla comunicazione nello
scenario di fine millennio", il 19/2/95 al museo Pecci di
Prato: esprimono preoccupazione, segnalando l'esistenza di
un pesante clima intorno ai temi circa la comunicazione
elettronica, dal punto di vista legislativo, giudiziario e
per quanto riguarda la copertura giornalistica e mediatica
degli avvenimenti relativi alla telematica in generale. In
rapida sequenza sono state approvate due leggi (copyright
sul software e computer crimes) che puniscono duramente con
pene detentive, in maniera assolutamente sproporzionata,
comportamenti che molto spesso possono essere considerati
solo come trasgressivi. Il piÑ naturale esito giudiziario
di questo approccio non poteva essere altro che
un'operazione nello stile dell'Italian Crackdown, a
tutt'oggi peraltro criticata da numerosi giuristi. In
parallelo sentenze provenienti da ambito diverso
contribuiscono ad aggravare il clima: da un lato, la
sentenza del Tribunale di Roma relativa all'obbligo di
registrazione dei fornitori di videoinformazione come
fossero testate giornalistiche e, dall'altro lato, il
governo che, all'inizio di gennaio di quest'anno si +
autodelegato a decidere per decreto in materia di
legislazione su privacy e BBS (in quest'ultimo caso per la
prima volta in Europa), senza preventiva discussione
parlamentare. La gestione dell'informazione in questo senso
copre e avalla in maniera irresponsabile quelli che sembrano
essere solo gli interessi di pochi. Ci sono stati decine di
articoli e servizi televisivi riguardo a lievi violazioni
delle suddette leggi penali, di contro non abbiamo visto
assolutamente alcunche' contro cio' che appare muovere le
istituzioni verso una regolamentazione sempre piu' rigida
della frontiera elettronica. Si organizzano a tal proposito
convegni su "hacker, terrorismo e criminalita' mafiosa", ma
l'opinione pubblica e' tenuta completamente all'oscuro
riguardo a chi, come e quando avrebbe compiuto tali atti.
Ci chiediamo quindi se questi ultimi siano veramente
accaduti e, se e' cosi', esigiamo che vengano resi pubblici,
oppure se questo allarme non sia una colossale montatura
organizzata a fini a noi sconosciuti, ma che, di sicuro,
sentiamo come una minaccia alla liberta'. Ci chiediamo
infine quali siano queste fantomatiche connessioni tra
telematica, mafia e terrorismo. Inoltre rileviamo che, ne'
le istituzioni, ne' la stampa o la TV hanno mai affrontato
il tema delle nuove forme di comunicazione in termini di
garanzia di diritti del cittadino. Le BBS e le
sperimentazioni con i nuovi media hanno costituito, al
contrario, un territorio nuovo, in cui elementi positivi di
progresso sociale, interpersonale, di solidarieta',
culturale e scientifico, sono di gran lunga piu' rilevanti
dei presunti comportamenti sopra menzionati. Nessuno sembra
essersi accorto che il cittadino telematico pone problemi
legittimi e istanze che gia' da oggi sono di portata
universale. Il prossimo futuro sembra invece negare questa
forma di diritti di cittadinanza, attraverso l'introduzione
ulteriore di nuove norme, burocrazia e limiti alla
socializzazione dell'informazione. Convinti che su questo
campo si giochi un problema riguardante la garanzia delle
liberta' tutti, invitiamo non solo i componenti delle
diverse comunita' telematiche, ma ogni soggetto civile a
esprimersi concretamente su tali argomenti.
Segue una selezione dei firmatari:
Franco Carlini (Il Manifesto)
Michele Puccioni (Il Manifesto)
Benedetto Vecchi (Il Manifesto)
Antonella Marrone (L'Unita')
Alessandra Muccinelli (Cuore)
Antonio Caronia (Sociologo)
Diego Montefusco (Virtual)
Alberto Castelvecchi (Editore Bologna)
Franco Berardi (Insegnante)
Piero Cantini (Responsabile operativo Museo Pecci)
Daniele Gasparinetti (Next TV Foundation - Link Project)
Marzio Fatucchi (Novaradio - Firenze)
Radio Citt_ del Capo (Bologna),
Altri Spazi (Rivista - Firenze)
La Stanza Rossa (Rivista - Bologna)
Libreria Graftons (Bologna)
Codici Immaginari (rivista - Roma)
Giovanotti Mondani Meccanici (multimedia - Fi)
Manolo Luppichini (Regista - Roma)
Marcello Pecchioli (Critico Multimedia - Bologna)
Wide Records (discografia - Pisa)
Ass.Cult. Agave (Milano)
Giacomo Verde (Artista - Treviso)
C.S.A. Cayenna (Feltre - BL)
Massimo Cittadini (Artista - Firenze)
Paolo Tomatis (giornalista La Mosca - Cuneo)
C.S.O. Macchia Nera (Pisa)
Radio K (Bologna)
Roberto Paravani (giornalista)
Cristiano Valli e Andrea Doneda (Radio Popolare - Milano)
Marco Crespi (Virtual Reality Designer)
Derive Approdi (rivista)
Maurizio Bettazzi (Sociologo)
Riccardo Jacopino (Regista)
Anna Cicognani (Architetto)
Annamaria Montefusco (Dirigente Commerciale)
C.S.A. Livello 57
Alberto Sarcinelli (Pixel Studio - Firenze)
Decoder BBS (Cybernet)
Virtual Town TV (Cybernet)
Av.A.Na. BBS (Cybernet)
Bits Against The Empire BBS (Cybernet)
Fast Enough BBS (Cybernet)
Running Free BBS (Cybernet)
Neuromante BBS (Cybernet)
ECN Brescia
ECN Bologna
ECN Pisa
ECN Padova
ECN Milano
ECN Lucca
Senza Confine BBS (P-Net)
Malcolm X BBS (P-Net)
svariate bbs della rete FIDONET
Net Magazine (Baskerville BBS - OneNet Italia)
The Wizard BBS (Toscanet)
Korus BBS (Toscanet)
Abeline BBS (Peacelink)
La Corte BBS
Utopia BBS
Futura Link BBS
Point Power BBS
Image On-Line
Registriamo con piacere il successo di questa prima
iniziativa nazionale in difesa della telematica amatoriale.
Auspicando un vivace dibattito fuori e dentro le reti
telematiche sul ruolo delle nuove tecnologie
dell'informazione nella nostra societa', raccogliamo
l'invito ad un secondo momento comune di riflessione e
mobilitazione fissato dai partecipanti al convegno per il
prossimo settembre a Roma.
Gruppo di lavoro sulla comunicazione sTRANO nETWORK
** IL CONVEGNO DI PRATO: UN'OCCASIONE PERDUTA
di Valentino Spataro
Il convegno di Prato e' stato deludente, e solo per
questo aspetto costruttivo. Quanto indicato in fondo al
testo e' la sintesi di quanto e' successo.
L'impostazione, e la strutturazione stessa degli
interventi, e' stata fatta per mettere nelle fasce orarie
chi era di qualche centro sociale o iniziativa di sinistra.
Gli altri hanno avuto fasce orarie di disinteresse
(nella pausa pranzo) e tempi piu' che ridotti rispetto agli
altri (cinque minuti contro 40).
Tolto l'aspetto politicizzato della giornata, che
significa togliere l'80% del tutto, ivi inclusi i peana nei
confronti del complotto segreto, del capitalismo opprimenti,
del Governo padrone, alcuni interventi si sono distinti per
estrema lucidita'.
La nostra resistenza fisica ci ha permesso di seguirli
anche durante tutta la pausa pranzo.
In estrema sintesi questi gli aspetti: la crittografia
deve essere promossa, la telematica e' attaccata da tutti,
leggi inique ci stanno togliendo il mezzo a disposizione.
Quello che e' successo alla radio, nata come
bidirezionale e subito convogliata a monodirezionale, se non
mettendo in un angolo i radioamatori, puo' succedere a noi.
Idem per le televisioni e i monopoli che si sono creati.
Alcuni problemi stanno nella mancata o errata
divulgazione della nostra esperienza presso gli altri media.
In tal senso bisogna insistere e precisare.
Nessun dice cosa la telematica puo' fare, e nessuno dice
cosa si fa concretamente.
Quanto ai costi si nota come in USA la chiamata urbana a
internet sia gratuita, poi l'accesso a internet a prezzi
follemente bassi. In Italia questo non e', tanto e' vero
che la Telecom fa guadagni folli sulle chiamate urbane,
disincentivando chi vuole realizzare servizi telematici.
Questo ci ha gia' fatto cadere dal treno delle
opportunita'. All'estero si stupiscono come Fidonet sia
piu' importante di internet in Italia.
In Inghilterra una associazione, Community, riunisce e
rappresenta i sysop. In India e' stata fatta una legge che
impone di pagare 70 milioni per aprire una bbs.
La necessita' di non vedere solo gli attacchi alla
telematica e' stata evidenziata da pochissimi oratori, in
quanto lamentarsi non produce niente. Il difetto dei sysop
italiani e' che non contano niente, o contano poco, o
comunque non si danno da fare. Si da' per scontato che gli
utenti siano interessati a queste problematiche.
E' un peccato che la sinistra se ne freghi di quello che
dice la sinistra giovanile.
Livraghi di Alcei ritiene che sotto il profilo giuridico
si rischi molto, ed e' necessaria una carta di
autoregolamentazione dei diritti e doveri. I nuovi sysop
non sanno cosa devono fare. Dice infine che l'associazione
e' libera e indipendente e vive dei contributi degli
associati.
Raf Valvola evidenzia della legge Conso gli aspetti
politici repressivi, eccessivamente repressivi, e va per una
depenalizzazione. Ritiene l'interpretazione dello scopo di
lucro come un attacco all'uso personale del software.
Un oratore si lamenta del poco tempo concessogli e
dell'eccesivo tempo lasciato ad altri interventi.
Il pomeriggio parlano i rappresentanti delle reti. E a
questo punto, per magia, si riempe la stanza che da 20
persone passa a piu' di duecento.
Invece di parlare un rappresentante delle reti viene
letto un messaggio che sembra scritto, nello stile, da Raf
Valvola. Dura 20 minuti. Poi parla un'altra persona che
non appartiene ad alcun net. Per 30 minuti e oltre.
Dopodiche' si lascia spazio 5 minuti ad ogni
rappresentante di net, per poi permettere la libera
discussione.
Nonostante io mi sia iscritto tra i primi dopo dieci
interventi non ero stato ancora chiamato. Il tempo a
disposizione delle reti viene ancora ridotto.
Per Fidonet Ardini ricorda come il pgp sia vietato per
policy mondiale e come poi ogni singola bbs possa decidere
di fare quello che vuole sul proprio sistema.
Il relatore successivo sfotte Ardini perche' si era
dilungato sul fatto che da Fidonet erano nate tutte le altre
reti.
A questo punto me ne vado.
Mi piace sottolineare un fatto capitatomi.
Dopo l'intervento di Livraghi lo fermo per parlare del
testo dei diritti e doveri che auspica, e che su multinet ho
gia' realizzato in collaborazione con chiunque si e' fatto
vivo.
Lui mi dice allora che ritiene interessante realizzare
un terzo stato, cioe' una riunione a cui possa partecipare
Agora, Galactica e Mclink e i maggiori provider italiani di
telecomunicazioni. Gli faccio notare come una conferenza
estemporanea non serva ed e' necessaria sia stabile per via
telematica.
Ne parliamo, ne e' interessato e soddisfatto. Gli dico
che siamo gia' su molte reti, ma non ancora su internet,
cosa che invece l'area alcei gia' fa.
A questo punto mi propone di partecipare nell'area Alcei
e gli dico che ho gia' scritto numerosi messaggi a lui e in
area per parlarne, ma senza averne risposta alcuna.
Allora mi chiede il nome. Gli dico Spataro e lui mi
dice: "Scusa vorrei seguire questo intervento perche' mi
interessa", e se ne va via senza neanche salutare.
Visto che questa e' Alcei vorrei mettere in guardia chi
si fida ancora di lui. Ho testimoni a confermare a quanto
e' successo.
Alcei ha saputo solo dire che bisogna fare, bisogna
organizzare, e che per ora si corrono rischi. Non una
proposta concreta e' stata fatta, se non quella del convegno
dei grandi della telematica italiana, e alla proposta di
collaborazione ha risposto andandosene senza salutare.
Decidete voi se appoggiarvi ancora a questo ente oppure
no.
Per quanto riguarda quindi alla situazione di oggi non
ho potuto che accertare che tutti vivono la telematica come
chi e' in trincea e si sente assediato.
Chi invece si sta dando da fare per risolvere
concretamente i problemi non c'e'. Non c'e' nessuno in
Italia che sta realizzando qualche proposta concreta, di
autoregolamentazione di consigli ai sysop, e altro.
Peccato solo che chi frequenta Multinet sa che queste
cose sono in cantiere, aperto al pubblico, ormai da mesi, e
stanno crescendo ad una velocita' strepitosa. Ma questi
sapientoni di associazioni di sinistra o meno non vogliono
tenerne conto.
Onde evitare facili generalizzazioni voglio comunque
ringraziare chi ha partecipato con intelligenza e spunti
critici, anche di sinistra (come il giornalista del
Manifesto), ricordando che aver paura di tutto non porta a
niente.
Valentino Spataro
[Questo file e' presente sotto forma di ipertesto anche sul
nodo 2:331/334, con il nome CESDIT02.ZIP, presto anche come
FEAR_1.ZIP]
** ANCORA INDAGINI SU PEACELINK - di Alessandro Marescotti
Il 17 febbraio si sarebbe dovuta tenere l'udienza relativa
all'archiviazione o meno del "caso PeaceLink". Si attendeva
con ansia che in quell'occasione il pubblico ministero
ricevesse la perizia e decidesse di conseguenza. Cio' non
e' avvenuto. L'indagine si protrae da dieci mesi e il
responsabile della rete telematica PeaceLink e' ancora
formalmente "sotto inchiesta" per ipotetici "crimini
informatici".
Il 23 febbraio, con una sibillina telefonata, non bene
indentificati "agenti della questura" chiedevano come poter
rintracciare Alessandro Marescotti, portavoce della rete.
Alla Questura di Taranto, contattati, hanno risposto: "Sara'
uno scherzo, quando telefoniamo ci qualifichiamo, non
facciamo cosi'".
Altre anomalie sono accadute in citta' d'Italia dove opera
PeaceLink. Insoliti contatti, strane richieste da parte di
persone non identificate. In alcuni casi la Digos e' stata
esplicita: "Vogliamo informazioni su PeaceLink".
Eppure PeaceLink diffonde le sue informazioni su rete, sui
giornali, alla radio, per lettera, telefono, fax, mediante
conferenze e libri. Nella massima trasparenza e perseguendo
quelle finalita' di pace e liberta' sanciti dalla nostra
Costituzione.
Si impone a questo punto un chiarimento, un incontro a
livello parlamentare con il Ministro degli Interni.
Non e' pensabile che l'esercizio di un diritto sancito
all'articolo 21 della Costituzione debba essere posto
oggetto indagine, quasi si trattasse si un'attivita'
sospetta e "a rischio".
Si pedinino i mafiosi, non le idee di pace.
A. Marescotti
** L'AMERICA IN ITALIA di Captain Britain
Mentre tutti aspettiamo il lancio di Video On Line, e
attendiamo notizie su quello che dovrebbe essere il suo piu'
grande concorrente, Italia OnLine; mentre in Inghilterra si
parla di un'imminente apertura del servizio UK OnLine e sui
giornali lo spazio dedicato al Microsoft Network, nome in
codice Marvel, aumenta di giorno in giorno, silenziosamente
il piu' grande servizio telematico commerciale degli Stati
Uniti ha messo un piede nel nostro Paese.
Da qualche settimana, infatti, America OnLine ha aperto un
gate a Milano, che risponde al numero 95301301, collegandosi
al quale ci si puo' fare un'idea di come dovrebbero essere,
o, meglio, di come vorremmo che fossero, i vari "OnLine"
nostrani.
Chi ha acquistato un modem recentemente, o chi e' solito
leggere le riviste specializzate d'oltreoceano, si sara'
imbattuto senz'altro nel dischetto contenente il software
necessario per il collegamento ad AOL. Tramite questo
software per Windows, e' possibile esplorare America OnLine
per dieci ore, gratuite, con la sola eccezione delle spese
Telecom e le spese dovute all'uso del servizio Sprint
(purtroppo abbastanza elevate) che AOL addebitera' sulla
vostra carta di credito.
Per chi ha voglia di spendere qualche decina di biglietti da
mille lire, l'esperienza e' interessante: America OnLine e'
un servizio veramente ben strutturato, facilmente
utilizzabile, per tutta la famiglia, e che copre qualsiasi
vostro hobby o interesse.
Le attrazioni sono davvero tante.
Il chat e' molto simile all'Internet Relay Chat, con varie
"stanze" nelle quali entrare e discutere dell'argomento cui
sono dedicate. Come al solito si va dalle stanze "Sex",
alle "Sport", "Gay & Lesbian", "Games" e altre. In ogni
stanza ci sono vari utenti collegati, e solitamente si
chatta tra un minimo di 10 e un massimo di 25 persone.
L'unico difetto sta forse nel poter mandare solo i
cosiddetti "oneliner", ossia messaggi non piu' lunghi di una
riga, anche se questo velocizza il procedimento ed invita
alla sintesi.
Altra sezione molto interessante e' quella delle Real Time
News, quelle che al telegiornale vengono impropriamente
chiamate "agenzie". Qui potete leggere le ultime notizie
delle piu' famose agenzie di stampa (Reuters, France Press
etc.) di tutti gli argomenti principali (si va dalle
cosiddette "headlines", ossia i titoli, allo Spettacolo,
alla Finanza, lo Sport e altri argomenti).
Numerose sono le aree gestite da organizzazioni esterne.
Ognuna di queste aree e' come una piccola BBS, ognuna col
suo argomento. Ce ne sono davvero una marea, ed e' facile
perdere le ore "scartabellando" tra gli archivi della DC
Comics o leggendo le recensioni dei dischi fatte dai
redattori di MTV, o ancora leggendo on-line le prestigiose
riviste ®Time¯, ®PC World¯ o ®Windows Magazine¯.
Altre sezioni sono dedicate alla vendita di hardware e
software, ma le offerte non si limitano al solo settore
informatico e coprono praticamente tutti i settori
merceologici.
Altri servizi offerti da America OnLine sono la possibilita'
di consultare la prestigiosa Enciclopedia Compton, lo
svolgimento di tornei di Advanced Dungeons & Dragons
e di molti altri giochi on-line, e le varie novita' che
giornalmente vi vengono presentate nella schermata di
ingresso.
In piu', ovviamente, la posta elettronica interna (con le
sue aree messaggi) oltre alle e-mail Internet e quasi tutti
gli altri servizi del net piu' grande del mondo: ftp, Usenet
(sono linkate *tutte* le newsgroups), Telnet, Veronica,
Gopher, WAIS mentre per il momento non e' possibile
collegarsi e gironzolare per la famosa World-Wide Web, anche
se le ultime notizie dicono che AOL stia attrezzandosi per
fornire anche questo servizio ai suoi utenti (e senza alcun
extra).
La sezione files e' molto ben fornita, la ricerca e'
immediata e veloce, e non esiste ratio: potete scaricare
anche decine di Gigabyte senza dover uploadare un solo byte.
All'ingresso in AOL, se avete installata una scheda audio,
una calda voce maschile vi accoglie con un "Welcome", vi
avvisa se avete posta personale ("You've got mail!") e della
fine di un download ("File Done!"). Non manca ovviamente di
salutarvi con un bel "Goodbye!" al momento in cui decidiate
di uscire da America OnLine.
La versione piu' recente del software dedicato (che si
chiama WAOL) e' una versione multimediale: consente di
vedere fotografie e ascoltare suoni mentre si e' in linea.
Inoltre e' molto piu' "user-friendly" della precedente,
molto piu' accattivante nella veste grafica, con pulsanti
piu' grandi e piu' facilmente distinguibili, e soprattutto
con la possibilita' di gestire la posta off-line (e dato che
AOL e' un servizio che si paga a tempo, non e' poco).
Come ho detto prima, pero', non e' tutto rose e fiori, ed
eccoci quindi giunti alle dolenti note: le tariffe.
Malgrado la quota mensile sia solo $9.95 (circa 16.000 lire)
con 5 ore di collegamento "gratuite", l'accesso ad AOL da un
paese straniero (ossia non dagli Stati Uniti) e' soggetto ad
alcuni supplementi: per ogni minuto di collegamento verranno
addebitati sulla vostra carta di credito un totale di 20
centesimi (circa 320 lire) per coprire le spese di
collegamento intercontinentale, ed un surplus di $2.95 ogni
ora (insomma un' ora di collegamento vi viene a costare un
totale di $14.95, circa 24.000 lire). Se in un mese state
collegati per piu' di 5 ore, ogni ora successiva costa, solo
come canone, altri $2.95 (piu' le spese extra,
naturalmente).
E' facile prevedere, quindi, che sfruttando le 5 ore
comprese nel canone, l'addebito totale sara' di circa
135.000 lire al mese, cifra che preclude l'utilizzo di AOL
all'utente italiano medio.
Molto probabilmente, infatti, il gate milanese di AOL (cosi'
come tutti gli altri che sono stati aperti in Europa) e'
stato organizzato per agevolare gli uomini d'affari
statunitensi all'estero, che possono cosi' collegarsi al
servizio e ricevere posta elettronica ovunque si trovino.
E' infatti poco probabile che, con le tariffe attuali,
America OnLine possa conoscere un boom di iscritti locali.
Bisognerebbe ottenere una "par condicio" con le tariffe
applicate negli USA... ;)
Bye Bye ·
ɻɻɻÎÉ»ËÉ» ì»É»ËÎÉ»ËÉ»
èÍÊÊμèÊÊʼèÍÊÊÊ ÊèÊÊʼº
** INTERNET LA TUA VOCE - da "La Repubblica" del 20-2-95
SI Chiama lnternet Phone software e' un programma che costa
poche decine di dollari e che pu• al tempo stesso farne
risprmiare dlverse decine. Come? E' presto detto. Il
nuovo programma, svlluppato dalla vocaltec una picola
societa americana con sede nello stato del New Jersey ,
consente dl fare chiamate telefoniche Intercontinentali al
costo di un solo scatto: in altre parole, al prezzo di una
normale telefonata urbana.
Il tutto sfruttando le linee di trasmissione dati che
collegano i computer della rete telematica planetarla
Internet. Volete parlare con un collega che lavora in un
ufficio a Tokio? sentire come vanno le cose ad un'amica che
vive a New Yok? Niente di pi— semplice ed economlco. Con
l'Internet Phone si puo' infatti chiaccherare oon qualsisi
persona che frequenti la Internet, ovunque residente, purchŠ
cittadino di umo di quel circa 147 paesi attualmente
connessi alla rete.
Ii sistema e'completamente software: basta avere un personal
computer multimedlale con un micro-processore 486 ed li
gioco e' fatto, si puo' parlare per ore con interlocutori
residenti in ogni parte del mondo spendendo la stessa cifraa
richiesta dalla compagnia telefonica locaie per una chiamata
urbana.
L'lnternet Phone sfrutta un sofisticato sistema di
compressione dei dati che "_impacchetta" la voce degii
interlocutori spedendola in forma digitale lungo I cavi
della rete planetarla Un meccanismo di sincronizzazione
provvede, po1 a regolare il flusso dei dati trasmettendoo
nei due sensi, tra I due utenti in comunicazione.
"La voce e' forte e chiara"avvertono l tecnici"
che hanno svliuppato il software l'unico problema sta nel
fatto che, per problemi tecnici riguardanti ia limitata
velocita di trasmissione della rete Internet gli
interlocutorl devono parlare ed ascoltare in modo aiternato,
ovvero, mentre uno dei due parla l'altro non pu• far altro
che ascoltare e attendere il proprio turno per poter dire la
sua.
In pratica l'Internet phone si conporta come un nornale
telefono o telefono a viva voce che inserisce pause di
attesa aprendo alternaltivanente I canali di trasmissone e
ricezione del segnale sonoro.
Il software che trasforma ii personai computer in teiefono,
oltre a consentire la comunicazione sulle lunghe dlstanze,
consente agii utenti di Internet di comunicare anche
ail'interno dello stesso paese ad esemplo, per chiamate in
teleeiezione da Roma a Milano o per teiefonate
internazionali da Miiano a Parigi.
Il tutto sempre al costo di una sempiice chlamata urbana. E
' sufficiente, infatti, coliegarsi al pl— vicino fornitore
di connessione Internet e da questa avviare la comunicazlona
L'lnteret Phone funziona su computer del tipo Ibm
compattbile dotati d'interfaccia grafica Windows e
microprocessore 486.
L'importante Š avere a dispodzione un pc con scheda sonora
per 11 collegamento del microfono e dell'altoparlante, ed il
gioco e' fatto.Quanto si ripasrmia ? Molto. Basti pensare
che una telefonata di tre minuti nell'ora dl punta negli
Usa. attraverso un normale telefono, costa clrca 5 mlla e
500 lire, mentre con Internet Phone la stessa telefonata
costa poco pl— dl 200 llre
fonte:"REPUBBLICA" 20-2-95
** NETSURFING (Kit di sopravvivenza per utenti di Internet)
Parte da questo numero una rubrica mensile sui piccoli,
utilissimi, segreti di Internet. Potete suggerirci gli
agomenti da trattare o inviare domande alla mailbox
"gianluca.neri@galactica.it".
þ Oltre a "l'Unita'" e a svariati altri quitidiani tra breve
sara' disponibile su World Wide Web anche il settimanale
di resistenza umana "Cuore". Intanto, se non avete la
possibilita' di chiamare una delle tante bbs di Cuore,
potete inviare i vostri messaggi alla mailbox
"cuore@cintinv.it", presso la "Citta' invisibile".
þ Ha aperto a Milano "America On Line", per il momento in
via sperimentale. Per collegarsi e' necessario il
software fornito dalla stessa "America On Line" (molto
spesso viene regalato acquistando un modem), una carta di
credito e un discreto gruzzoletto da parte, dal momento
che si viaggia su linee Sprint.
þ Siete collegati ad un sistema che vi fornisce solo E-mail
e newsgroup? Non disperate: potete fare anche voi FTP.
Come? Semplicemente inviando un messaggio ad uno di
questi indirizzi
ftpmail@census.gov
ftpmail@decwrl.dec.com
ftpmail@doc.ic.ak.uk
ftpmail@ftp.darthmouth.edu
ftpmail@ftp.uni-stuttgart.de
ftpmail@grasp.insa-lyon.fr
ftpmail@iunet.ie
ftpmail@sunsite.unc.edu
Ecco un esempio di messaggio da inviare:
ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ
to: ftpmail@ftp.uni-stuttgart.de
subject:
gianluca.neri@galactica.it
connect ftp.uni-stuttgart.de
chdir
pub/
binary
uuencode
get
quit
ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ
Quali sono i comandi che si possono (o si devono
utilizzare)?
REPLY
CONNECT
ASCII (informa il server che si sta scaricando un file
ascii)
BINARY (informa il server che si sta scaricando un file
binario)
CHDIR
COMPRESS (comprime usando la compressione Z)
COMPACT (comprime usando la compressione Huffman)
UUENCODE (codifica attraverso uuencode)
BTOA (codifica con btoa, ma e' un comando utile solo per
i sistemi Unix)
CHUNKSIZE (divide il file in tanti file della
dimensione specificata)
LS (lista di una directory)
DIR (lista completa di una directory)
INDEX (ricerca un argomento sul server)
GET (preleva il file dal server)
QUIT (disconnette dal server)
þ Volete invece avere la possibilita' di fare FTP tramite
World Wide Web? Niente di piu' semplice: basta
specificare una stringa URL con il prefisso "FTP://", e
digitare di seguito (senza lasciare spazi) il nome del
server FTP e aggiungere dopo il codice della nazione (.it,
per server italiani) il percorso. Fatto questo avrete
libero accesso all'area che contiene i files che cercate.
Esempio: "FTP://ghost.dsi.unimi.it/pub/graphics/jpeg"
þ Dadicato ai poco impressionabili: volete vedere le foto
delle 1870 fettine da un millimetro di un cadavere?
Digitate la URL:
http://www.nlm.nih.gov/extramural_research.dir/visible_
human.html (tutto di seguito, qui la linea e' troncata per
motivi di spazio).
Per la cronaca: il cadavere e' (era) di un texano
di 39 anni condannato a morte.
þ Volete ricevere le USENET via e-mail? Inviate un
messaggio a "mail-server@rtfm.mit.edu", lasciando in
bianco il campo del soggetto e aggiungendo nel corpo del
messaggio questa nota: "send
usenet/news.answers/news-newusers-intro". Per avere una
lista delle newsgroup disponibili, aggiungere questi
comandi:
send usenet/news.answers/active-newsgroups/part1
send usenet/news.answers/active-newsgroups/part2
send usenet/news.answers/alt-hierarchies/part1
send usenet/news.answers/alt-hierarchies/part2
Per inviare un vostro messaggio in una newsgroup, scrivete
a:
newsgroup.name.usenet@decwrl.dec.com (USA)
newsgroup.name@news.demon.co.uk (UK)
Ad esempio, se volete inviare il vostro messaggio nella
news.newusers.questions, inviate a:
news.newusers.questions.usenet@decwrl.dec.com
news.newusers.questions@news.demon.co.uk
þ Non avete la disponibilta' di una connessione SLIP?
Niente paura: potete comunque perelvare le pagine di WWW
tramite E-mail. Basta conoscere la URL e inviare un
messaggio a:
listserv@www0.cern.ch
listproc@www0.cern.ch
indicando nel corpo del messaggio la URL, in questo modo:
send
Otterrete cosi' una lista dei documenti di cui potrete
fare richiesta.
deep
invece vi fara' ricevere una lista dei documenti contenuti
della URL che avete indicato.
Potete provare WWW via E-mail inviando un messaggio a:
listproc@www0.cern.ch
inserendo nel corpo del messaggio, ad esempio:
send http://info.cern.ch
Potete anche ricevere le Usenet semplicemente scrivendo:
send news:
deep news:
Un altro indirizzo attraverso cui ricevere pagine di WWW
e:
webmail@curia.ucc.ie
e richiede che ilcomando sia inviato nella seguente forma:
go
þ Probabilmente e' abbastanza per questo mese. Aspettiamo i
vostri commenti.
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** I VIRUS E LA SICUREZZA INFORMATICA - di Pennywise
(ovvero la sicurezza che prima o poi perderemo dei dati :-))
Molto spesso mi sono domandato cosa avrei scritto in un
articolo su virus e antivirus, ed ogni volta ho trovato una
risposta pi— che soddisfacente. Questa volta per• la domanda
Š leggermente diversa : Come iniziare una serie di articoli
su virus e antivirus ? La parola "iniziare" non implica solo
il mio esordio come autore di questi articoli, ma anche,
probabilmente, il fatto che diversi lettori cominceranno
proprio da questo numero di CT ad occuparsi di sicurezza
informatica. Questa considerazione mi ha fatto dedurre che
forse il miglior punto di partenza sia la presentazione
delle tematiche trattate da questo e dai seguenti articoli.
Il settore della sicurezza informatica Š davvero molto
vasto, perci• Š praticamente impossibile poterne
approfondire tutti i campi. Premesso ci• Š bene delineare
quello che sar… l'argomento centrale di questi articoli,
ovvero il "Come, dove, quando e perchŠ esistono i virus" e,
di conseguenza, "Come, dove, quando e perchŠ sono nati gli
antivirus". Questo non vuole precludere tutte le altre
argomentazioni come crittografia, phreaking, protezione del
software etc., ma indica quello che sar… il tema principale
della maggioranza degli articoli. Negli ultimi anni il
problema dei virus Š diventato quasi sinonimo di sicurezza
informatica, tanto grande Š la sua diffusione ed il numero
di persone che coinvolge. Il sistema operativo pi— colpito,
del quale ci occuperemo, Š senza dubbio l'MS-DOS, che conta
ormai pi— di 5000 programmi virus ad esso dedicati, con una
crescita mensile di circa 150 unit…. Questo non implica che
gli altri sistemi operativi ne siano esenti, tant'Š che i
virus-writers si stanno adattando ai mutamenti nel mondo dei
PC creando virus per altre piattaforme, come OS2 e Windows.
Prima di affrontare la descrizione particolareggiata di un
virus Š bene darne una corretta definizione. Un virus del
PC, diversamente da quello che molti (ahimŠ!) pensano, non Š
nŠ un animaletto microscopico che si attacca agli hard disks
succhiandone via bytes, nŠ tantomeno una forma di vita
elettronica autogenerata (o generatasi per caso) con una
propria coscienza ed una propria mente. Un computer virus
non Š altro che un programma, ovvero una sequenza di codici
operativi (istruzioni del microprocessore), che ha come
scopo primario quello di creare altre copie funzionanti di
se stesso. Questa caratteristica, ovvero la capacit… di
replicarsi, distingue un programma virus dal resto dei
programmi potenzialmente dannosi. Questo software non nasce
per caso, ma viene intenzionalmente programmato da una o pi—
persone, che vengono chiamate virus-writers (letteralmente
"scrittori di virus"). Lo scopo di una simile azione va al
di l… della logica comprensione, perci• non cercher• di
darne un' interpretazione senza aver prima consultato a
riguardo degli specialisti dei comportamenti umani. Fatto
sta che i virus nei PC ci sono e ci rimangono, perci• Š
importante capire come agiscono, come possiamo difenderci e
soprattutto a chi possiamo rivolgerci in caso di necessit….
Proprio in risposta a quest'ultimo interrogativo intendo da
subito mettere a disposizione di tutti la mia esperienza,
perci• scrivetemi pure su Rendez-Vous BBS o per Internet
E-Mail all' indirizzo mc6105@mclink.it. Credo di aver
ormai introdotto quello di cui ci occuperemo, perci• non mi
rimane altro che darvi appuntamento al prossimo numero.
A presto!!
Pennywise - I.C.A.R.O. Italy
- E-Mail: mc6105@mclink.it
** HARDWARE: I CONTROLLER
Il controller (nome generalmente usato per il controller per
i dischetti e per l'hard disk, anche se pu• essere chiamata
controller una qualunque scheda che controlla qualche parte
del computer) Š quella scheda che fa da tramite tra il
processore e le unit… a dischetti e dischi rigidi.
Esistono svariati tipi di controller.
Il primo tipo, il pi— vecchio, Š chiamato IDE (Integrated
Drive Electronics, riferendosi al fatto che la maggior parte
dell'elettronica di controllo Š sul dirve stesso e non sul
controller).
Questo tipo di controller Š molto limitato in quanto
supporta solo 2 floppy e 2 hard disk, con un transfer rate
(la velocit… di trasferimento dal controller al computer)
massimo di 2 Mb/Sec e con un limite massimo sulla dimensione
degli hard disk di 528 Mb.
Una volta che questi limiti sono stati troppo 'limitativi'
per le nuove esigenze del marcato (sopratutto
professionali), soono state create nuove interfaccie, come
l'interfaccia ESDI, l'interfaccia SCSI (Small Computer
System Interface) e l'interfaccia EIDE (Extended IDE).
L'interfaccia ESDI non porta molti miglioramenti se non per
la velocit… di trasferimento, mentre l'interfaccia SCSI Š
una vera rivoluzione: porta il limite massimo di periferiche
a 7, senza limitare queste ad essere degli hard disk, ma
supportando anche unit… di back-up a nastro, CD-ROM, Scanner
e molto altro. Nell'interfaccia SCSI-1 la velocit… massima Š
di 5 Mb/Sec, mentre col SCSI-2 (in modalit… Wide SCSI) il
transfer rate arriva a 20 Mb/Sec.
I nuovi controller EIDE stanno ora rapidamente invadendo il
mercato; il loro punto di forza Š la completa compatibilit…
con l'interfaccia IDE, ormai diffusissima. Questi nuovi
controller supportano hard disk di enormi dimensioni (fino a
8.4 Gb) e con un transfer rate di 16 Mb/Sec, inoltre
supportano 4 unit… (2 in pu— rispetto all'IDE standard), la
quali possono (grazie al nuovo standard ATAPI) anche essere
dei CD-ROM (ad esempio il nuovo quadrupla velocit… della
Mitsumi, l'FX400, che non potrebbe essere supportato dal
normale attacco mitsumi della Sound Blaster).
Principali norme per montare e riconoscere un controller:
-il controller Š la scheda che Š unita all'hard disk dal un
cavo piatto di 40-50 pin (a seconda del tipo)
-il filo rosso sul cavo dell'hard disk si collega col
piedino numero 1, spesso indicato sulla piastra del
controller e dell'hard disk (usualmente sul controller Š il
piedino pi— lontano dall'attacco della scheda e sull'hard
disk Š il pi— vicino all'alimentazione, mentre per i floppy
Š il pi— lontano)
-montando al contrario il cavo non provoca necessariamente
danno all'hard disk, ma infilare il cavo saltando una o pi—
coppie di piedini lo provoca quasi sempre, state MOLTO
ATTENTI! Se non vi sentite sicuri chiedete a qualcuno pi—
esperto di aiutarvi
Con questo finiamo il nostro veloce viaggio nel mondo dei
controller, spero che vi servir… se qualcuno vorr… vendervi
un hard disk (ad esempio state attenti ai drive IDE con
capacit… maggiore di 528 Mb, c'Š sempre un trucco; ad
esempio il drive Conner da 545 Mb per essere usato appieno
ha bisogno di essere formattato da un suo apposito
programma).
** AmyBW 2.11 - Reader Offline per Amiga
Aveva detto che la 2.10 sarebbe stata l'ultima, ma Leon
Makkink, l'autore di questo programma, ne ha poi rilasciata,
poco piu` di tre mesi fa, l'ennesima nuova versione, la
2.11. Di che cosa si tratta? E` Presto detto:
di uno dei migliori reader OffLine in formato BlueWave (ma
da questa versione e` parzialmente supportato anche il
formato QWK) scritti per l'Amiga.
Il programma e` pienamente compatibile con la versione per
PC, salvo alcune caratteristiche, quali la capacita' di
mostrare schermate e animazioni ANSI.
D'altra parte, l'AmyBW ha diverse opzioni non presenti nella
versione per pc, come la completa configurabilita` dell'
interfaccia utente e perfino la possibilita` di riprodurre
un determinato suono campionato in presenza di vostri
messaggi personali.
L'installazione del programma non presenta particolari
difficolta`, basta clickare due volte sull'icona Install del
programma, sempre che si abbiano almeno il Kickstart 2.04
ed 1Mb di memoria.
L'hard-disk non e` indispensabile, anche se e` preferibile,
mentre sono invece necessarie le seguenti librerie:
- reqtools.library versione 38+
- diskfont.library versione 37+
- EAGUI.library versione 1.1+
Completano la lista un editor di testi (quali l'Ed o il CED)
per editare le vostre repliche e/o scrivere nuovi messaggi,
ed un programma di archiviazione dati (ad esempio l'lha),
per la scompattazione/ricompattazione dei pacchetti di posta
BW. Tra le caratteristiche messe a disposizione dal
programma c'e` anche la possibilita' di mandare insieme ai
pacchetti di replica anche delle "richieste di file". Questa
possibilita` si rivela tra l'altro molto utile unita ad un
altra delle "facolta`" del formato BW, quella di poter
ricevere insieme alla posta anche l'elenco dei nuovi file
della BBS:
per ricevere dalla BBS il file che ci interessa, non dovremo
far altro che scegliere "FILE REQUEST" dal menu` SPECIAL,
e digitare nell'apposito riquadro il nome del file. Al
momento dell'upload, col pacchetto di replica arrivera` in
BBS anche la nostra richiesta di file e, se non abbiamo
sbagliato file o BBS, dovremmo ricevere il file richiesto.
Naturalmente l'AmyBW offre anche la possibilita` di
scegliere i fonts da usare per i menu e per la visione dei
messaggi, oltre a tante altre caratteristiche, una tra tutte
la possibilita` di creare comandi personalizzati.
Considerando inoltre che il programma e` freeware e
liberamente copiabile e distribuibile, vi consiglio proprio
di provarlo.
Un'ultima cosa.....
Anche questa volta l'autore nella documentazione allegata
dichiara di non voler piu' aggiornare l'AmyBW, per dedicarsi
invece alla creazione di un programma per gestire la
messaggistica a modello di quelli usati dai Point, ma in
grado pero` di leggere i pacchetti BlueWave.
So, stay tuned.....
-->Ford Prefect
** KALIFORNIA - di Vanamonde
Abbiamo gia' fatto notare che al grande clamore
giornalistico intorno al fenomeno cyberpunk non e'
corrisposto un analogo interesse da parte delle case
editrici: se escludiamo il fenomeno Gibson, nemmeno gli
editori specializzati come la Nord hanno dimostrato fino a
qualche tempo fa un grande interesse, lasciando senza
traduzione persino molte opere di Bruce Sterling.
Fortunatamente sembra che la situazione stia mutando; i
segni sono molti, e uno di questi e' l'apparizione su Urania
di "Kalifornia", terzo romanzo di Mark Laidlaw.
Laidlaw e' un autore che viene associato al cyberpunk fin
dagli esordi, e che ha ricevuto attestati di stima da parte
degli autori piu' noti. In Italia finora avevamo potuto
leggere solo dei racconti molto brevi ed enigmatici ("400
Boys" in "Mirrorshades", "Kronos" su IASFM), ma in realta'
"Kalifornia" e' il suo terzo romanzo, dopo "Dad's Nuke" e
"Neon Lotus", entrambi non tradotti.
"Kalifornia" e' ambientato in una California del futuro, che
non e' altro che un'esasperazione di quella attuale:
megalopoli in continua espansione (ormai sono
superurbanizzate anche aree climaticamente ostili come la
Valle della Morte) abitate da gente di tutte le razze (ora
anche animali geneticamente mutati) e di tutte le religioni
(tra cui anche una setta di adoratrici della dea Kali, che
da' la K al titolo del libro). Tutti gli abitanti della
California sono "cablati", possono cioe' accedere, con un
semplice atto di volonta', a dettagliatissime sensazioni
virtuali diffuse via etere attraverso innumerevoli canali.
Ma, se tutti sono in grado di ricevere, i trasmettitori sono
pochi. Mentre la maggior parte della gente si limita a
stare a guardare, c'e' chi vive vite artificiali a beneficio
del pubblico: persone che hanno rinunciato alla privacy, la
cui vita viene condivisa da milioni di persone, e viene
artificialmente movimentata dalle trovate degli
"sceneggiatori". Gli eroi del romanzo fanno parte di una
famiglia che era protagonista di una di queste soap-opera
virtuali, ma che ha dovuto interromperla per l'improvvisa
morte della madre. Ora qualcuno ha rapito la piccola
nipotina, il primo essere umano ad essere stato cablato fin
da prima del parto, in modo che gli spettatori potessero
"vivere" la sua nascita in diretta. Dietro i rapitori si
nascondono le adoratrici di Kali, che vogliono sfruttare la
particolarita' della neonata per un piano diabolico; ma
anche loro non sono al corrente di tutto...
Devo dire che mi aspettavo qualcosa di più da un autore di
questa fama. "Kalifornia" ha ben poco delle capacità di
analisi e preveggenza di Gibson o Sterling, e sembra
piuttosto essere un'esasperazione satirica. La societa'
rappresentata nel romanzo e' consumista e sprecona quanto
quella odierna, e i problemi ecologici e di scarsita' delle
risorse vengono elusi con vaghi accenni a nuove tecnologie.
Anche la presenza di animali intelligenti viene sfruttata
semplicemente come una nota di colore, ma non e' veramente
giustificata dalla trama. Persino il tema principale,
quello della realta' virtuale, viene osservato da un punto
di vista "di retroguardia": l'interattivita' e' quasi
inesistente, e i "cavi" diventano semplicente una metafora,
anche abbastanza scoperta, della televisione. Insomma, si
tratta di un romanzo che si avvicina al cyberpunk piu' per
lo stile ipercinetico che per un approccio interessante alle
nuove tecnologie. Certo, non tutto e' da buttar via,
specialmente le divertenti invenzioni satiriche
(particolarmente gustosi sono i nomi delle varie sette
religiose: gli Holy Rollers, sorta di versione americana
dei flagellanti, qui diventano una setta di pattinatori;
mentre i Celestial Mechanics non sono le meccaniche celesti,
ma una setta che cerca il divino nella riparazione di
vecchie automobili... purtroppo la traduzione non rende al
meglio questi tocchi umoristici). E' interessante anche
notare il pessimismo di fondo, presente anche nelle ultime
opere di Gibson, che fa si' che i veri mandanti di tutte le
trame malvagie non vengano mai scoperti, e che il lettore
possa intuirne la presenza solo attraverso vaghi accenni.
Tutto questo pero' non basta a risollevare un'opera
piuttosto divertente ma non molto significativa.
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** SEGNALAZIONI: - di Vanamonde
- L'ultimo romanzo di Bruce Sterling, "Heavy Weather",
dovrebbe essere pubblicato da Bompiani entro il mese
prossimo. Ignoro quale sara' il titolo italiano.
- I racconti e romanzi a quattro mani sono pratica comune
nel cyberpunk, e sono state sperimentate quasi tutte le
coppie possibili: Gibson/Sterling, Gibson/Swanwick,
Gibson/Shirley, Sterling/Shiner, Rucker/Laidlaw,
Rucker/Sterling. Proprio Rucker e Sterling sono gli autori
di un nuovo racconto che dovrebbe apparire sul numero di
febbraio/marzo della Isaac Asimov Science Fiction Magazine.
- La parola "virtuale" sta entrando anche nel campo degli
strumenti musicali. L'ultima novita' sono i sintetizzatori
ad "acustica virtuale", che non generano piu' i suoni
attraverso campionamenti digitali o algoritmi astratti, ma
sfruttano un modello matematico che riproduce il
funzionamento di uno strumento: un vero e proprio
"strumento virtuale". La prima a lanciarsi commercialmente
in questo campo e' stata la Yamaha col suo VL-1, uno
strumento in grado di imitare alla perfezione il suono degli
strumenti a fiato. Finora non ha avuto un enorme successo,
un po' a causa del prezzo elevatissimo, un po' a causa del
fatto che gli "strumenti virtuali" sono sensibili e
capricciosi quanto gli strumenti autentici, e quindi, per
ottenere un buon suono, il tastierista deve imparare da zero
tutta una particolare tecnica di uso dei vari controller
(pedali, cursori, controlli a fiato...), e non sono molti a
voler investire un tale sforzo per uno strumento che forse
dopodomani sara' gia' obsoleto. Ma ora arriva la Roland,
con la sua VG-8, una vera e propria chitarra virtuale. E'
un modulo che si collega a una chitarra MIDI, ed e' in grado
di sintetizzare alla perfezione il suono di una vera
chitarra. Gia' vedo i vostri sorrisi ironici: perche'
prendersi la briga di usare una chitarra MIDI per
sintetizzare una chitarra, quando si puu'semplicemente usare
una chitarra vera? Magari avete ragione. Tenete conto
pero' che la chitarra virtuale ha una versatilita' di cui la
chitarra vera non dispone. Con il tocco di un pulsante
potete cambiare completamente i parametri del modello
matematico, passando da una chitarra acustica a una
semiacustica a una solid-body, cambiando tipo e posizione
dei pickup, modello di amplificatore, numero e tipo degli
altoparlanti, posizionamento dei microfoni; si puo'variare a
piacere l'accordatura, aggiungere o togliere corde,
inventare chitarre con forme e materiali impossibili...
Forse questo e' il futuro, o forse no, a ogni modo uscira'
presto nei negozi, e pare anche che avra' un prezzo
contenuto.
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** REALTA' VIRTUALE: SOGNI E APPLICAZIONI - di Attila
Da questo numero ho deciso di cambiare, almeno in parte,
l'orientamento degli articoli che verrete a leggere. Ho
infatti notato, attraverso discussioni fatte di persona o su
boards, che alla stragrande maggioranza degli appassionati
di informatica interessano piu' gli aspetti "morali" e
"umani", per cosi' dire, e le applicazioni pratiche della
Realta' Virtuale, piuttosto che le innovazioni e gli aspetti
prettamente tecnici, com'era del resto facilmente
immaginabile.
Prima di passare ai nuovi argomenti, vorrei pero' scusarmi
per un mio madornale errore nell'articolo precedente: il
suono "tridimensionale" non e' detto oleofonico, ma
olofonico.
Fatta questa necessaria premessa, immergiamoci ancora un a
volta nella Realta' Virtuale. Nel CT di Gennaio-Febbraio
accennavo agli innumerevoli campi di applicazione di questa
tecnologia: beh, non e' facile, nello spazio che The Spy mi
ha concesso, descriverli tutti, ma mi sembra importante
illustrarvene almeno i piu' notevoli (tra quelli a mia
conoscenza, naturalmente, ma e' possibilissimo che ce ne
siano altri di cui non sono informato). Tanto per dirne
uno, recentemente il professor Pierre Rabischong,
dell'Institut National de la Sante' et de la Recherche
Medical di Montpellier ha annunciato i progressi fatti da
CALIES, un progetto volto a ripristinare la possibilita' di
camminare nei paraplegici. Un ruolo molto importante in
CALIES e' rivestito da un simulatore di cammino, che
gestisce il chip collegato direttamente ai nervi ed ai
muscoli delle gambe dei pazienti.
Grazie a questo simulatore, dopo una serie di tentativi si
riesce a simulare sufficientemente bene il movimento degli
arti, tanto da permettere di camminare, anche se con l'aiuto
di grucce, a persone fino a poco tempo prima costrette alla
sedia a rotelle. Peccato che CALIES sia fermo, per il
momento, a causa della solita mancanza di fondi. Un altro
esempio di Realta' Virtuale utilizzata per aiutare chi e'
colpito da gravi handicap e' dato dal progetto, in fase di
sviluppo, di Jack Loomins e Roberta Klatzky, due psicologi
che, aiutati da Reginald Golledge, cieco da anni, stanno
tentando di realizzare un sistema in grado di dare una mano
ai non vedenti. Il "Personal Guidance System" permette di
crearsi una precisa mappa mentale dei luoghi che si vogliono
affrontare, grazie a una tecnologia che sfrutta le onde
sonore. Il computer, portato sulle spalle come uno zaino,
e' collegato ad un paio di cuffie che utilizzano il sistema
sonoro olofonico per identificare, tramite appositi segnali
acustici, i vari oggetti che circondano il cieco, e che sono
dotati di "voci" proprie. Tutto questo non pretende di
soppiantare il tradizionale cane-guida, ma si presenta come
un valido supporto. Credo che si possa considerare il primo
esempio in assoluto di mondo virtuale completamente ed
esclusivamente sonoro. L'inconveniente e' che sono previsti
tempi molto lunghi, nell'ordine di qualche lustro, per la
messa a punto e il commercio del PGS. Con questi due
esempi, penso di aver gia' reso l'idea delle potenzialita'
della VR, che non raggiungono certo i livelli presentati in
qualche film, del tipo il famosissimo "The Lawnmower Man",
ma che non sono certo da sottovalutare (peraltro le tute che
si vedevano in alcune sequenze del film esistono realmente,
anche se non sono impiegate per veleggiare in insensati
mondi fatti solo di lucine colorate che inspiegabilmente
rendono super-intelligente un ritardato, ma vengono
sfruttate come hardware per riuscitissimi simulatori di
volo). OK, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento
al prossimo mese, che gia' si preannuncia come portatore di
novita' degne di nota nell'ambito della VR!
A presto
Attila
** SIAMO MANIACI SESSUALI O SEMPLICI FUORILEGGE ?
Alcuni giorni fa,precisamente il 24 gennaio 1995,sul
"Corriere della sera" veniva pubblicato un articolo che
riportava come titolo :"Studenti pirati informatici del
sesso:paga l' universit…".Esso parlava della denuncia a
piede libero di due ragazzi,studenti dell' universit…
Statale di Milano,e di un loro amico consulente
informatico.Questi tre ragazzi rischiano una condanna da tre
a cinque anni di carcere.
PerchŠ?
E presto detto,"si collegavano da casa con i computer ai
quattro angoli della terra,usando la parolina chiave carpita
alla facolta di scienze dell' informazione dell' universit…
della Statale di Milano",almeno cosi' riporta il giornalista
del "Corriere":il sig. Gianfranco Ambrosini. In
pratica,cosa Š successo? Una ragazza ha chiesto ai
professori della statale di poter utilizzare il terminale
Internet dell' universit… per ottenere delle informazioni a
scopo di studio.Per poterlo utilizzare gli Š stata data la
parolina chiave,o meglio la password, neccessaria all'
apertura delle comunicazioni con gli altri host collegati a
Internet.
Il reato consiste nel fatto che:la ragazza dopo aver avuto
le informazioni che cercava,non solo non ha annullato la
password in sua conoscenza,bensi' la utilizzata per
collegarsi da casa in compagnia di due amici,di cui uno
consulente informatico. Secondo il giornalista,dopo essersi
collegati al terminale dell' universit… e aver fornita "la
parolina chiave" che permette di accedere a tutti gli altri
computer collegati al sistema Internet,gli studenti,dopo un
breve periodo passato a dialogare con gli stranieri
incontrati nelle messaggerie internazionali, si sono
dedicati in tutto e per tutto alle messaggerie a "luci
rosse".Dato che,sempre secondo il giornalista, i servizi
telematici che oggi fornisce Internet,sono "il pi— delle
volte a contenuto erotico".
In sintesi il giornalista sostiene che la maggior parte dei
servizi telematici di Internet, sono ad alto contenuto
erotico,a luce rossa, frequentabili solo dai maggiorenni.
Questo articolo non ha sicuramente giovato al mondo della
telematica,di cui tutti noi facciamo parte, e che tutti noi
amiamo.Forse il giornalista non sa che la maggior parte dei
servizi telematici di oggi offrono soprattutto
amicizia,scambi di opinione, di gusti musicali,di culture, e
perchŠ no, di qualche software non coperto da
copyright.Quindi,nulla di illegale o a "luci rosse". Certo
non possiamo negare l' esistenza di anche quei "particolari"
servizi,ma sappiamo tutti bene dove trovarli,sappiamo che
non sono niente di illegale e che il loro contenuto Š
sicuramente meno volgare dei famosi 144 che la televisione
bombarda in casa all' ora di cena,incurante della presenza
dei minori di 18 anni. Questi servizi sono facilmente
raggiungibili e utilizzabili da qualsiasi computer (e modem)
che ha la possibilit… di connettersi con la rete Internet,
direttamente o passando attraverso una bbs che fornisce il
servizio di allacciamento alla famosa Information Highway,il
tutto senza il bisogno di nessuna "parolina chiave".
In conclusione i dubbi rimangono,le risposte non arrivano :
quanto dovremo aspettare perchŠ gli articoli di questo
genere vengano scritti da gente competente del settore,e non
dal primo giornalista che si libera dopo aver appena scritto
per la cronaca rosa? per quanto tempo ancora dovremo
sopportare insulti come "Pirati informatici", o "maniaci del
sesso telematico" ? dovremo restare inermi alla luce di
tutto questo,o dovremo insorgere facendo sentire la nostra
voce di popolo telematico? Solo noi dovremmo avere la
possibilit… di giudicare ci• che Š giusto e ci• che non Š
giusto a livello telematico,perchŠ NOI SIAMO e FACCIAMO la
telematica.
Roccon Graziano.
** "Il Collaudo" di Ford Prefect
"John sono arrivate!", "Sono arrivate!".
A distrarmi dal solito lavoro di routine al laboratorio era
stata la voce di Enlaine, la mia compagna e collega qui alla
sezione collaudi. Dal tono di voce avevo capito subito che
quella non sarebbe stata una mattina come tutte le altre...
sempre che di mattina si potesse parlare... in realta`, a
regolare il ciclo vitale notte/giorno qui su PegasoIII,
pensava l'unita` di controllo centrale, attenuando o
intensificando l'illuminazione della stazione orbitale per
simulare il ritmo a cui eravamo abituati sulla terra. E lo
stesso sistema veniva usato anche nelle "cupole", le 7
citta` coloniali di Marte.
"a cosa Ti riferisci, En ?" le risposi... ancora intento ad
esaminare lo schema elettrico che avevo sulla scrivania.
"Alle tute", le "CyberSEX..." disse lei, appoggiandosi alla
scrivania dal lato opposto a quello dov`ero seduto e
puntando i suoi occhioni verdi nei miei...
"Di` la verita`... non stai piu` nella pelle..." cosi`
dicendo mi alzai e le mostrai il modulo per la richiesta di
2 tute CS, gia` da me compilato e firmato.
Feci il gesto di passarle il foglio, ma proprio quando
l'aveva quasi afferrato, ritrassi il braccio... "Sai come
la penso in proposito..."
"Me l'hai promesso, John: Se avessimo mai ricevuto degli
esemplari da sottoporre a collaudo... ne avremmo provata
una insieme!". "E va bene... visto che l'ho promesso...
fattele consegnare al nostro alloggio, portero` la` le
attrezzature necessarie per il collaudo..."
Anche se non mi attirava molto l'idea di usare un
"giocattolo elettronico" per fare del sesso, porsi ad
Enlaine il modulo, e la osservai uscire dal laboratorio, in
direzione del deposito centrale. Erano passati quasi
cinquant'anni da quando, sul finire del ventesimo secolo, i
primi esemplari di tute avevano fatto la loro apparizione
sul mercato mondiale...
E se solo ora arrivavano su Marte cio` era dovuto al
fatto che solamente adesso, con l'esportazione di prodotti
"coming from Mars" verso la Terra, le Colonie Lunari e le
altre tre grandi stazioni orbitali, il tenore di vita
degli abitanti di Marte aveva raggiunto un livello tale da
permettere a qualcuno il lusso di una CyberSex. Parecchi
anni addietro avevo avuto modo di esaminare uno di quei
primi modelli, e pur senza averne indossato uno, la prima
sensazione che ne ricavai fu di "grande scomodita`", con
tutti quei fili e contatti elettrici...
Rimasi percio` piacevolmente sorpreso quando insieme ad
Enlain mi accinsi ad indossare una delle tute CyberSex:
la tuta consisteva in una leggerissima "calzamaglia"
elastica che copriva tutto il corpo, mani e piedi compresi,
e lasciava libera solo la testa. Tutti i contatti elettrici
ed i vari "stimolatori" avevano lasciato il posto a
microscopici sensori disseminati per tutta la superficie
interna della tuta. Un solo cavo, in vero molto sottile,
univa la tuta all'apparecchiatura di controllo e ad una
leggera fascia, anch'essa elasticizzata, che andava
sistemata intorno alla testa.
Era questa la vera "fonte del piacere" delle nuove tute:
I vari VibroStimolatori erano stati sostituiti da un
sofisticatissimo sistema di stimolazione cerebrale, che
interagiva con i sensori della CS e con gli stimoli
provenienti dall'altra tuta collegata.
Prima d'iniziare l'esperimento, volli dare ancora una
volta uno sguardo ad Enlain...
No decisamente, con una donna come lei avrei SEMPRE avuto
gli stimoli giusti... era bellissima, con quei suoi lunghi
capelli neri e quella figura slanciata ed allo stesso tempo
provocante...
persino in "calzamaglia", non potevo fare a meno di
trovarla estremamente sensuale...
"Se hai finito di guardarmi... potremmo anche cominciare...
no?" Enlaine aveva deciso di non esporsi oltre alla mia
vista, e si era quindi adagiata sul letto, nella stanza
adiacente a quella dove avevo piazzato le attrezzature. "Ok,
ok cominciamo... ma se rimarrai delusa da queste "cose", non
prenderTela con me... " Accesi le apparecchiature proprio
mentre dall'altra stanza mi arrivava di rimando la voce
argentea di Enlaine... "Bhe... sai come consolarmi
no?..." Ora ad echeggiare nella stanza tocco` alla mia
risata...
"Va bene... ma adesso dimmi se provi qualcosa di
particolare..."
Personalmente, da quando avevamo iniziato il collaudo,
l'eccitazione prodottami dalla tuta era rimasta a livelli
quasi trascurabili, e altrettanto mi era sembrato capitasse
anche ad En... ma evidentemente mi sbagliavo, e con me i
miei strumenti...
"Io... Oh John... e`... e`... bellissimo..." La voce
rotta dall`emozione e dall'intenso piacere che stava
provando, Enlaine stava cosi` contraddicendo tutte le
indicazioni che i vari monitor mi riportavano: nessun
sensibile aumento nel flusso dei dati tra le due tute. Anche
se, forse provocato piu` dai gemiti emessi da En, che non
dagli stimoli della tuta, un certo eccitamento stava
assalendo anche me. Stavo ancora verificando i dati quando
alle mie spalle arrivo` Enlaine. Si era tolta la tuta,
ed ora era completamente, splendidamente, nuda...
"John, spegni quelle cose... e spogliaTi... Ti voglio...
"Pochi secondi dopo mi ero gia` liberato dalla tuta e
stavo piacevolmente "lottando" con Enlaine sul grande
letto...
Piu` tardi, mentre Enlaine stava ancora dormendo,
tornai ad esaminare i dati raccolti durante le mie
misurazioni. Se ad eccitare Enlaine non erano stati i
segnali provenienti dalla mia tuta (se cosi` fosse stato gli
strumenti ne avrebbero registrata traccia), doveva esserci
qualche difetto in una delle due tute. Per capire dove
risiedesse il guasto, avrei richiesto un`altra tuta,
per poter effettuare un confronto incrociato. Ma ora... En
si era svegliata, e mi stava chiamando...
Alle tute CyberSex avrei pensato il giorno seguente...
Mi ci vollero sei giorni, ma infine riuscii a scoprire
cosa aveva eccitato Enlaine: Uno dei microcircuiti preposti
al controllo del segnale "in ingresso" della sua tuta
era difettoso. Invece di filtrare i segnali provenienti
dalla mia tuta, amplificava e rimandava ad Enlaine i
segnali destinati a me... in questo modo, in pochi minuti il
grado di eccitazione provato da En aveva raggiunto picchi
altissimi.
Stavo giusto accingendomi a riparare il guasto quando
un`idea si affaccio` improvvisa alla mia mente: Cosa
importava se ad agire non era stata l'interazione tra le
due tute? A giudicare dal comportamento di Enlaine
(continuava a chiedermi di ripetere l'esperimento, ed
era persino giunta a propormi di acquistare per noi un paio
di CS), l'effetto delle tute CyberSex non avrebbe potuto
essere migliore.
Non mi restava che produrre un microchip con le
stesse caratteristiche di quello difettoso, brevettarlo e
"spacciarlo" come mia invenzione presso la ditta produttrice
delle CyberSex.
E cosi` feci...
E` passato un'anno (terrestre) e la richiesta delle
nuove tute CyberSex non accenna a diminuire: con i soldi
guadagnati dalla vendita del brevetto e con le percentuali
pagatemi per ogni esemplare venduto, Io ed Enlaine abbiamo
potuto lasciare PegasoIII e fare ritorno sulla terra, dove
conduciamo una vita piu` che "agiata".
P.S.
Si', anche se raramente... le CyberSex compaiono ancora tra
me ed En, ma sempre solo come gustoso "preliminare"...
** REDAZIONE
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³ ³ àÄ¿ ÚÄù CORRIERE TELEMATICO ³
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³ àÄù Numero 14 ³
³ °°±²Û²±°° Gennaio/Febbraio 1995 ³
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³ Direttore: THE SPY (Andrea Cassola) ³
³ Vice Direttore: RUNAWAY (Gianluca Neri) ³
³ Capo Redattore: VANAMONDE (Marco Passarello) ³
³ ³
³ Redazione: ³
³ CAPTAIN BRITAIN (Luca Somazzi) ³
³ MALKO LINGE (Alberto Di Stefano) ³
³ JOHN CATILINA (Giordano Contestabile) ³
³ LEONE L'ALLEGRO (Angelo Politi) ³
³ R10513 (Massimo Giussani) ³
³ HAIAX (Thomas Halva LaBella) ³
³ DR. BRAIM (Lapo Luchini) ³
³ PENNYWISE (Davide Cortese) ³
³ FORD PREFECT (Paolo De Chirico) ³
³ ATTILA ³
³ ³
³ ³
ÃÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ´
³ La redazione ringrazia tutti coloro che hanno ³
³ contribuito a questo numero. ³
ÃÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ´
³ Un ringraziamento speciale a: ³
³ ³
³ - Zero (Giulio Cipriani) ³
³ - Valentino Spataro ³
³ - Alessandro Marescotti ³
³ - Tommaso Tozzi ³
³ - Fabrizio Sala ³
³ - Blue Jeans ³
ÃÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ´
³ Potete contattare i redattori del CT ai seguenti ³
³ indirizzi e numeri di telefono: ³
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³ Internet andy.cassola@altair.it ³
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³ Internet luca.somazzi@galactica.it ³
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³ ³
³ Malko Linge (Alberto Di Stefano) Tel. 02/33607747 ³
³ RV-Net 94:2000/1 ³
³ ChronosNet 66:392/24 ³
àÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄù
** DISTRIBUZIONE
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³ Potete trovare il CT sulle seguenti BBS: ³
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³ ABY (0183-666777) [EuroNet] ³
³ Altair Data Bank (02-6420539, 6420515) [InterNet] ³
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³ Neverending (081-7111481) *Lun/Ven 22-15* ³
³ Quarta Dimensione(02-39312823) ³
³ Rastan BBS (0377-833211) *h 21.30 - 7.30* ³
³ Pandemonium (02-26221453, 02/26224663 ³
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³ Paradise Lust (02-8462718) ³
³ Pentasystem BBS (090/9962601) [EuroNet] ³
³ Pink Panther (0342-614077) *h 20-07* [EuroNet] ³
³ Purple Rain (02-90849435) [ChronosNet] ³
³ Rendez-Vous (02-33101597, 33106502, 33105756) ³
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³ Revenge (02-29008909) ³
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³ RCM (02-55182168, 55182133, 55187427 ³
³ 55187981) ³
³ Shark (02-4077985) ³
³ SkyNet (02-8372432, 8376320) ³
³ [RV-NetþCyberNetþChronosNet] ³
³ Sottovoce (02-603417, 6888111) ³
³ [RvNetþItaxþCuoreþChronosþPeaceLinkþP-Net] ³
³ Stradivarius (02-48302813) *h19.30-04* [EuroNet] ³
³ Telecom (02-29001474) [RvNet] ³
³ The Great Dream (02-27202204) [Itax] ³
³ Utopia (0573-368164) [Fido] ³
³ Universal (02-57402031) Node 1 *h22-7* ³
³ Conflagration (02-8266629) Node 2 *h22-7* ³
³ Veleno (070-853900) ³
³ Wild&Hot (02-70300273) ³
³ ³
³ ...e altre ancora, comunicateci quali. ³
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³ La distribuzione e' automatica nei seguenti Net: ³
³ EuroNet, Itax, Chronos Net, P-Net, CyberNet, MultiNet ³
³ grazie all'area EchoFile CTFILE.ITA ³
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