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Corriere Telematico numero 16 - Aprile 1995
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۲ Nunmero 16 - Aprile 1995
LA PRIMA RIVISTA ITALIANA
DEDICATA ALLA TELEMATICA
** IN QUESTO NUMERO
Editoriale - di Runaway ...................... Riga 76
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IL MONDO DELLE BBSĿ
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IL CASO "VIDEO-ON-LINE"
Caso risolto ? - di Pizzo Calabro ............... Riga 137
Interrogazione parlamentare dei verdi ........... Riga 200
àEsperienze personali - di Antonello Arighieri ... Riga 245
SEQUESTRI : Bits Agains The Empire - by The Spy .. Riga 303
FITEL: Federazione Italiana Telematica
- di Malko Linge ....... Riga 353
Le autostrade telematiche dei G-7 -
di Alessandro Marescotti .. Riga 497
RECENSIONI: NapoliInfroma - di Daniele Maffettone Riga 628
BBS CHE NASCONO : Happy Boys BBS - di Gay Boy .... Riga 675
NET CHE NASCONO : UfoNet - di Daniele Maffettone . Riga 721
INTERNETĿ
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I Play By Mail: giocare tramite le e-mail -
di Captain Britain .... Riga 740
HW & SWĿ
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VIRUS - a cura di Pennywise
Gli albori dei virus - di Pennywise ............ Riga 850
SHAREWARE - a cura di R10513
Zoc, MemSize, InfoZip, Sio, KSP, NE, DosMax ..... Riga 957
HARDWARE - a cura di Dr. Brain
Le schede video - di Dr. Brain .................. Riga 1047
ALTRE RUBRICHEĿ
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CYBERPUNK - a cura di Vanamonde
Realta' di ordine superiore - di Vanamonde........ Riga 1148
REALTA' VIRTUALE - a cura di Attila
VR per tutti! - di Attila ....................... Riga 1239
TERZAPAGINA - a cura di The Spy
Ipertesti iconoclastici - di Micael Zeller ...... Riga 1327
RACCONTI - a cura di Leane l'Allegro
"Policy & Low " - di John Catilina .............. Riga 1483
LETTERE AL CT
Faziosita' - di Fabio Slaider,
risponde la redazione .............. Riga 1543
CT ? No, grazie! - di K.G.B.
risponde The Spy ................... Riga 1620
Redazione ........................................ Riga 1767
Distribuzione .................................... Riga 1844
** EDITORIALE - di Runaway
Come redazione siamo sconcertati, ma felici del successo
che il Corriere Telematico sta ottenendo. Ci chiediamo
spesso quale sia il motivo per cui il CT e' uno dei files
piu' prelevati dalle banche dati italiane, e giungiamo a due
possibili conclusioni: o siamo bravi, o il CT e' un qualcosa
che mancava nel panorama telematico italiano.
Inevitabilmente, come tutte le cose che hanno successo,
sono arrivate le critiche. E sono arrivate come se
piovesse: il CT si sarebbe schierato per una certa parte
politica, il CT ha reso la telematica un campo di battaglia,
il CT si e' fatto un sacco di nemici, il CT non riesce a
moderare i termini.
E' possibile che sia tutto vero, per un semplice motivo:
il Corriere Telematico non e' un'entita' astratta, in grado
di regigersi, pensare e impaginarsi da se'. Dietro al
mensile telematico che state leggendo c'e' il lavoro di una
decina di persone, il tempo, la passione, le parole e la
rabbia di una decina di persone. Il CT diventa di parte se
un redattore e' di parte. Ma e' capace di darsi subito
torto nel caso un altro redattore la pensi diversamente.
Lo diciamo qui con fermezza: il CT, fintanto che sara'
gestito da questo gruppo di persone, fintanto che riuscira'
a non cedere ai ricatti della pubblicita', fintanto che
sara' redatto e distribuito gratuitamente dara' *SEMPRE*
spazio a qualsiasi opinione.
Ha fatto scalpore, ad esempio, il fatto "Video On Line":
un articolo redatto dal sottoscritto in cui si affermava che
dietro all'operazione commerciale VOL vi fosse in realta' la
Diakron del forzaitaliota Gianni Pilo. A conferma di questa
tesi erano stati riportati stralci di documenti inviati
dalla stessa Video On Line ai suoi potenziali utenti. Il
tutto era condito (bisogna ammetterlo) da frasi ad effetto
di un certo peso, le quali hanno raccolto piu' attenzione
dei fatti riportati.
Ora: il CT avrebbe riservato uno spazio privilegiato ad
un eventuale replica dei resposabili di Video On Line, come
l'avrebbe fatto quando dopo il crackdown criticammo
l'atteggiamento mantenuto da Fidonet, o quando scrivemmo
che, a nostro parere, Agora' utilizzava la politica per
mettere i bastoni tra le ruote ai propri concorrenti.
In ognuno di questi casi le parti in causa sono state
contattate perche' replicassero, ed hanno rinunciato.
Disponibilissimi comunque (e questo numero ne e' la
prova) a concedere il massimo spazio possibile ai lettori
che avessero da ridire a proposito dei vagoni di parole che
il Corriere Telematico veicola in giro per il cyberspazio.
Una sola cosa, per favore: sappiate che l'opinione
espressa da un redattore del CT resta una semplice opinione
espressa da un redattore del CT. Come tutte le cose libere
possiamo fare a meno di sottostare ad una linea editoriale.
Speriamo solo che questo stato di cose duri a lungo.
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** IL CASO "VIDEO-ON-LINE"
** SVELATO IL MISTERO VIDEONLINE ? - di Pizzo Calabro
Dubbioso della fondatezza di quanto riportato nell'ultimo
nuemro del CT negli articoli di Gianluca Neri, ho fatto ci
che mi e' sembrato pi semplice, e cioe' ho personalmente
chiamato VideOnline ed ho chiesto di poter parlare con la
Sig.ra Anna Mussetti, citata nell'articolo "Il Biscione
Online". Questo e' quanto mi e' stato detto:
L'Unione Sarda vende 90.000 copie al giorno, un volume di
copie pari a quello del Messaggero, tanto per intenderci.
Il suo centro stampa dalle ore 23 alle ore 24 di ogni giorno
stampa otto quotidiani a diffusione nazionale (Corriere
della Sera, Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport...),
i quali sono interessati per ragioni di minimizzazioni di
costi, a stampare le proprie copie in loco, inviando
semplicemente il fotolito, piuttosto che portarle sull'isola
ogni giorno fisicamente. Da ci risulta che il centro
stampa dell'Unione Sarda e' il pi grande e attivo d'Europa,
altro che soldi per i pennarelli o per comprare pagine a
colori sui quotidiani..
L'editore dell'Unione Sarda, Nicola Grauso, e' stato il
primo ad aprire una radio privata in Italia, Radiolina,
tuttora funzionante e in attivo; e' stato, d'altro canto, il
primo ad aprire una rete televisiva privata in Italia,
Videolina, tuttora funzionante e in attivo, la quale
trasmette solo news e cicli di films di qualit, con
pochissimi commercials e molta informazione locale. I suoi
ripetitori vengono utilizzati da tutte le reti private
italiane per la diffusione del segnale in tutta l'isola, e
da prima che fossero di Berlusconi, cioe' da quando erano di
Rusconi e di Mondadori. Considerata bene la situazione, ho
idea che questo signore sia abilissimo a trasformare
l'handicap dell'isolamento geografico, in un business.
Questo spiega anche perche', quando i suoi sistemisti gli
hanno sviluppato un software che consentisse di inserire il
giornale su InterNet, ma in forma ipertesutale, la stampa
internazionale si e' incuriosita e interessata (prima pagina
sull'Indipendent) In effetti l'Unione Sarda e' il primo
giornale ipertestuale al mondo immesso su InterNet e riceve
5.000 contatti giornalieri. Da qui l'idea di far nascere
VideOnline e di offrire una serie di altri servizi che
rapidamente si stanno strutturando e realizzando. Qualche
cauto accenno ai problemi che la Telecom ha causato nel
seguire la velocit di crescita, tipica dell'imprenditore
che s'innamora dell'idea, mi hanno fatto capire le ragioni
degli evidenti disservizi iniziali.
Alla mia esplicita domanda su Gianni Pilo e la Diakron, la
risposta e' stata senza esitazioni; la Diakron e' una
societ di servizi come un'altra e a lei ci siamo rivolti
pwerche' gestisca il mailing di risposta alle richieste che
non riuscivamo a evadere con la nostra struttura ancora
nascente.
Inoltre Gianni Pilo e' sardo e ha cominciato la sua carriera
lavorando come dipendente di Grauso. Prima che Berlusconi
glielo portasse via. Evidentemente senza rancore. Per il
sollievo di coloro che si interessano pi di politica che di
telematica, ho chiesto se potevo parlare personalmente con
Grauso sui suoi schieramenti politici: mi e' stata promessa
una intervista appena possibile. Se sar vero ve ne
relazioner.
Pizzo Calabro
** INTERROGAZIONE GALLETTI (VERDI) SU "SCHEDATURE"
TELEMATICHE
ROMA, 20 MAR - Il deputato Verde Paolo Galletti, ha reso
noto di aver rivolto una interrogazione ai Ministri di
Grazia e Giustizia e dell' Interno per sollecitare
provvedimenti per tutelare il diritto alla riservatezza dei
potenziali utenti delle reti telematiche. Galletti - come
informa un comunicato - si riferisce alla attivita' della
"Video on line" una delle societa' attraverso le quali e'
possibile collegarsi con la rete telematica "Internet"."La
'Video on line' che fa capo all' editore sardo Nicola Grauso
- afferma Galletti - chiede agli interlocutori l' indirizzo
della pesona o dell'azienda che intendera' usufruire dei
servizi offerti e invia a tal fine una scheda di raccolta
dati piu' approfondita. Il Comitato Boicottiamo il Biscione
(BO.BI.) di Bologna qualificandosi sotto lo pseudonimo di
Borromeo Bigiotti ha cosi ricevuto dalla Video on line la
scheda da inviare ad un numero che risulta intestato alla
Diakron di Gianni Pilo, deputato e responsabile dei sondaggi
di Forza Italia. Essendo la la raccolta dei dati personali
sottoposta a normative italiane e comunitarie che tutelano
il diritto alla riservatezza - conclude Galletti - credo sia
opportuno fare chiarezzza su questa vicenda".Il deputato di
Forza Italia, Gianni Pilo, amministratore delegato della
"Diakron", in un comunicato, ha affermato che la scheda
inviata ai possibili utenti ha lo scopo "di ottenere la
conferma di dati gia' forniti per via telefonica alla
'Diakron' da coloro che vogliono usufruire del servizio
'Video on line'"."Sarebbe peraltro difficile - ha aggiunto -
spedire l' occorrente a chi lo richiede senza raccoglierne
l' indirizzo. Si tratta del normale rapporto fra un'
azienda e una societa' di ricerche, un normale rapporto di
lavoro che capisco non possa essere compreso da chi, da
diversi anni, fa politica di mestiere e ha un' idea
piuttosto vaga del mondo del lavoro". "L' on.Galletti - ha
concluso Pilo - ignora l' esistenza di soggetti chiamati
imprese. Queste ultime, come prevede il codice civile,
altra creatura probabilmente sconosciuta al collega
parlamentare 'dialogano' attraverso i contratti, come nel
caso del rapporto Video on line - Diakron. La reazione
dell' on. Galletti mi provoca un moto di malinconia: il
progresso, di cui iniziative con 'video on line' sono linfa
vitale, fara' il suo corso nonostante l' on.
Galletti".
** ESPERIENZE PERSONALI - di Antonello Aringhieri
vorrei raccontare una cosa che mi e' successa pochi giorni
fa. Sono stato uno di quelli che, dopo aver telefonato al
numero verde pubblicizzato su quasi tutti i quotidiani
d'Italia, hanno inviato il questionario a VOL con le proprie
generalita'.
Avendo un modem fax, l'ho inviato via fax al numero indicato
nella lettera che mi avevano invitato, cioe' lo 02-58392560.
Orbene, dopo un po di tempo sono venuti a sapere che il
suddetto numero corrispondeva ad un numero della Diakron, e
qui sono nate delle perplessita' riguardo il patrocinio
dell'iniziativa. Poco male, visto che il servizio offerto
era allettante sotto tutti i punti di vista, e anche se ci
fosse stato lo zampino di Forza Italia sarebbe stato
comunque un servizio utile a tutti, e soprattutto GRATIS.
La cosa che non mi spiego e' questa:
L'altra sera, precisamente il 9 Marzo 1995 alle 20 e 15, mi
telefona un sedicente intervistatore della societa' AMER di
Milano, chiedendomi se volevo rispondere a delle semplici
domande di carattere POLITICO, e garantendomi l'anonimato.
Le domande alle quali avrei dovuto rispondere erano:
- Per chi ha votato nelle ultime elezioni?
- Per chi voterebbe alle prossime?
- Qual e' la sua professione?
Io gli chiedo come fosse possibile garantirmi l'anonimato
quando il mio numero di telefono era invece conosciuto, e
questi mi risponde che non avrebbero avuto il tempo di
informarsi alla Telecom di tutti i numeri che avevano a
disposizione.
Allora chiedo all'intervistatore come aveva ottenuto il mio
numero, e mi viene risposto che i numeri in loro possesso
erano stati presi a caso dagli elenchi di tutta Italia, e
che se non mi fidavo potevo telefonare alla societa'
chiedendo maggiori delucidazioni al suo superiore. Il
numero che mi viene dato e' il seguente: 02-58392250.
Mi viene un sospetto, accendo il computer e vado a cercare
il numero al quale avevo inviato il questionario di VOL:
02-58392560
Allora chiedo: "Mi scusi, la vostra societa' ha nulla a che
fare con la Diakron?"
Lui: " No, assolutamente, e' una nostra concorrente."
Io: " E allora come mai avete lo stesso numero di telefono,
visto che le prime quattro cifre sono del centralino
della Diakron?"
Il resto della conversazione ve lo lascio immaginare.
Secondo il mio vocabolario tutta questa macchinazione ha un
solo nome: "SCHEDATURA".
Un saluto a tutti i telematici
Antonello
** IN MENO D'UN MESE SEQUESTRO E DISSEQUESTRO
Martedi' 28 febbraio 1995, alle sette di mattina, squadre
dei Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale
Anticrimine hanno provveduto a perquisire le abitazioni di
alcune persone a Rovereto e a Trento, frequentatrici del
locale Centro Sociale Autogestito 'Clinamen' ed alcune di
esse attive all'interno del movimento anarchico italiano.
E' stato inoltre posto sotto sequestro il personal computer
su cui girava BITs Against The Empire BBS, nodo telematico
delle reti CyberNet e FidoNet, contenente al suo interno una
vasta documentazione relativa all'uso sociale delle nuove
tecnologie, al circuito dei Centri Sociali Autogestiti
italiani, alle autoproduzioni, nonche' a centinaia di
riviste elettroniche pubblicamente disponibili sulle reti
telematiche di tutto il mondo. Per esplicita scelta dei
suoi fondatori la BBS non ospitava *nessun* tipo di
software, essendo dedicata interamente alla comunicazione
nelle sue conferenze elettroniche pubbliche ed alla
consultazione del suo archivio di testi. Cade quindi alla
radice ogni possibile accusa di pirateria informatica o di
duplicazione abusiva di software, accuse spesso utilizzate
come paravento in precedenti casi.
Quello che spaventa e' appunto il cambio di obiettivo...
Infatti, dopo aver costatato che le BBS italiane non sono
poi tanto piratone le forze dell'ordine stanno passando
piano piano al controllo della messaggistica e infatti
l'avviso di garanzia presentato questa volta parlava
d'ipotesi d'accusa per "tentata eversione dell'ordine
democratico" in pratica terrorismo, se devo essere sincero
la cosa mi spaventa molto di piu' rispetto al crackdown del
maggio scorso.
Il 24 marzo scorso tutto il materiale della BBS Bits Against
The Empire e' stato restituito ma nonostante le molteplici
richieste i gestori non sono ancora riusciti a sapere
l'esito della vicenda, il buon senso direbbe che non e'
ststo trovato niente e che sia tutto chiuso cosi' ma per ora
non c'e' niente di ufficiale
The Spy
** FITEL: OVVERO FEDERAZIONE ITALIANA TELEMATICA
(di Malko Linge)
Un gruppo di Sysop e un gruppo di BBS di Milano hanno di
recente formato un gruppo di lavoro che sta raccogliendo del
materiale e contattando persone (anche all'esterno del
nostro mondo) con l'intento di costituire al piu' presto un
organo rappresentativo della Telematica Italiana che possa
tutelare le BBS (tutte, ma soprattutto quelle amatoriali e
piu' esposte alle lacune di legge attuali).
Il problema e' sempre quello: noi siamo indubbiamente una
forza capace di difenderci da crackdowns, indagini, ecc; ma
solo se riusciamo a costruire qualcosa di compatto che possa
"agire" per nostro conto e "parlare" come un unica BBS.
Presi singolarmente siamo vulnerabili e indifesi. Presto o
tardi gli interessi che ruoteranno attorno a questo mondo
saranno cosi' grandi che si sentira' l'esigenza di una nuova
legge che tuteli e regolamenti quello che, per molti di noi,
e' soprattutto un hobby; vogliamo farci cogliere
impreparati? Vogliamo arrivare a quel punto ed essere
ancora cosi' frastagliati e divisi da non avere neppure voce
in capitolo su una legge che (essendo fatta da organi non
tecnici e profondamente ignoranti di quella che e' la nostra
realta') probabilmente ci penalizzera' al punto che molti di
noi rischieranno di chiudere? Non sara' compito di
quest'organo quello di proporre una legge, ma se le cose
dovessero andare in questa direzione almeno potra' essere
consultato per conoscere quelle che sono le nostre
consuetudini e le regole che in tanti anni di attivita'
abbiamo avuto modo di adottare. Tengo a precisare che
questo non e' il solo gruppo di lavoro che si e' occupato (e
si sta occupando) di una cosa del genere. Ce ne sono altri,
coordinati da persone che ci stanno lavorando da molto tempo
e che hanno gia' raggiunto notevoli risultati. Si
tratterebbe solamente di "unire" le forze e lavorare tutti
insieme per un unico progetto: La Federazione Italiana
Telematica (FITEL).
PERCHE' UNA FEDERAZIONE?
A mio avviso la struttura migliore che potrebbe assumere
quest'organo e' quella di Federazione. Di fatto, le BBS
possono essere inquadrate come delle Associazioni (e non
come delle societa' di fatto, come sostiene qualcuno), che
tutto sommato e' anche la formula tipica dei circoli o dei
clubs. Costituire una Federazione (sottoforma di
associazione senza fini di lucro, riconosciuta o non
riconosciuta) non presenta grossi problemi burocratici e che
cosa meglio di una Federazione potrebbe rendere l'idea di un
organismo con lo scopo di promuovere, diffondere, tutelare e
difendere le BBS?
DI COSA SI DOVRA' OCCUPARE LA FITEL?
La FITEL si dovra' occupare di tutto cio' che puo'
danneggiare le BBS e di promuoverne lo sviluppo. La FITEL
non dettera' regole di comportamento o istituira' nuove
policy. Ogni BBS (e quindi ogni NET) sara' libero di
adottare le regole che preferisce, a patto che queste non
sconfinino nell'illegalita', senza essere esclusa dalla
FITEL. La Federazione, attraverso una Banca Dati che potra'
mettere in piedi e alla quale dara' accesso ai Sysops delle
varie BBS affiliate, fornire un supporto reale a tutti
quelli che si trovano in difficolta' da un punto di vista: -
organizzativo - tecnico - legale La Federazione sara' quindi
un organo consultivo che potra' fornire informazioni sui
vari NET esistenti, le varie BBS affiliate o su come
comportarsi di fronte a determinate situazioni (Come
costituire una Associazione senza scopo di lucro ne
attivita' commerciale? Bisogna pagare le tasse anche sulle
quote associative? Le doors non registrate sono illegali?
E' possibile fare pubblicita' ad una ditta commerciale in
BBS? CHE RISCHI SI CORRONO? Ecc. ecc.).
Inoltre la Federazione potra' tenere un contatto diretto con
il mondo esterno intervenendo ogni qual volta gli organi di
stampa (che ci vedono ancora come tanti covi di pirati e di
sovversivi criminali!) avranno bisogno di raccogliere
informazioni un po' piu' obiettive o faranno un servizio che
vorremmo fosse smentito.
La FITEL potrebbe anche assumersi il compito di fare un
censimento Italiano di BBS, e convincere lo Stato che il
servizio svolto da molti di noi e' un servizio utile
socialmente (in quanto offriamo un tipo di comunicazione
altrimenti impossibile attraverso i canali tradizionali) e
quindi ricevere sovvenzioni da investire in pubblicita' e in
lavoro. Insomma potrebbe fare parecchio.
CONCLUSIONE
Credo molto in questo progetto. Io sicuramente non
rivestiro' alcuna carica all'interno di tale organo, ma sono
sicuro che diverse persone sono fortemente motivate ed
appassionate da avere abbastanza tempo e capacita' da
offrire alla FITEL. Molti di noi sono anni che frequentano
questo ambiente. Le esperienze che abbiamo accumulato e le
energie che ci abbiamo investito non sono per niente
esaurite ma anzi, parlando con molti altri Sysop mi sono
reso conto che sono aumentate e che porterebbero un grande
vantaggio a tutti noi se venissero investite in qualcosa di
cosi' ambizioso ma anche importante. Io non so se un
giorno, in qualita' di Sysop, mi trovero' in conflitto con
quest'organo "FITEL" che sto proponendo. Non so se questo
arrivera' a gestire male le cose e a deludere le nostre
aspettative. So solo una cosa: che non voglio entrare nel
merito di cio' che fara' la FITEL una volta costituita.
Anche se ci saranno dei disaccordi, alla fine il suo operato
sara' di vantaggio a tutti noi, se non altro perche' saremo
finalmente inquadrati sotto un profilo legale.
CHI, PER ADESSO E' COINVOLTO NEL PROGETTO
Sono tante le BBS che hanno aderito al progetto e tantissimi
quelli che hanno manifestato un poi' di scetticismo ma che
sono pronti a studiare l'idea e a contribuire con la ropria
esperienza. Ecco alcuni dei nomi:
Alphabit Chronos Net
Catilina Ace Net
Cupid Ex Net
Luca De Gregorio Pandemonium, Galactica
Khriss Edi BBS
Giancarlo Livraghi Ass. Alcei
Lone Wolf Harem BBS
Malko Linge Rendez-Vous BBS
Mister Zip Itax Net
Runaway Sottovoce
Valentino Spataro Cornucopia
UvLSi Cyber Net
Vertigo Skynet BBS
Oltre ai vari Sysops e Coordinatori collaborano anche alcuni
esperti legali (magistrati ed avvocati) che hanno dato la
loro disponibilita' ad aiutarci e consigliarci. Chi di voi
volesse partecipare al progetto puo' contattare direttamente
il numero di telefono di Franco Braga (Lone Wolf sysop di
Harem BBS) e comunicarlo direttamente a lui. Vi rispondera'
una segreteria telefonica, quindi lasciate un messaggio. Il
numero e': 0331-798066
Malko Linge
** LE AUTOSTRADE TELEMATICHE DEI G-7 -
di Alessandro Marescotti
La grande assise dei G-7 di febbraio ha voluto presentare le
grandi nazioni intente a proporre le autostrade telematiche
per il progresso sociale dei cittadini: ingenuo chi ci ha
creduto. Esitono gia' "strade telematiche" e "sentierini
elettronici" che consentono di entrare nel villaggio globale
al costo di una telefonata urbana. Questa infrastruttura
sociale che garantisce la crescita della telematica
no-profit e' la spina nel fianco dei grandi gruppi
affaristici perche' li priva di introiti. Ed infine -
eresia! - i "sentieri elettronici" della telematica sociale
non sono permeabili alla pubblicita' commerciale: ad esempio
Fidonet vieta cio' e - un tempo - anche in Internet vigeva
la ferrea regola anti-pubblicita'.
Le "autostrade telematiche" ingigantiranno i flussi
informativi mediante la diffusione di grafica interattiva
(un'immagine di una pagina occupa molta piu' memoria di un
testo di una pagina e richiede modem superveloci). I
colossi delle comunicazioni sperano di imporre standard
tecnici che generino l'obsolescenza rapida delle
attrezzature un po' piu' lente e cinque anni fa considerate
velocissime. Ad esempio la nuova ragnatela ipetestuale
multimediale di Internet denominata WWW (World Wide Web)
richiede macchine veloci e movimenta flussi di dati notevoli
a causa delle immagini. Le banche dati si stanno ingolfando
nelle ore di punta per offrire questa aggiornata versione di
Internet "multimediale" fino all'anno scorso non disponibile
in Italia. E accadono cose curiose: le formule di
compressione delle immagini (il cosiddetto formato GIF) sono
state brevettate. Cio' ha creato un cataclisma mondiale su
Internet, che usa proprio il formato GIF per velocizzare la
trasmissione di immagini tramite WWW: chi ha il brevetto
esige i diritti d'autore. Si aprono cosi' corse al nuovo
che non hanno mai fine. Sembra generarsi una lotta per la
sopravvivenza a colpi di miliardi, e le forme di telematica
"piu' deboli" rischiano di scomparire se dovesse prevalere
questo processo "darwiniano" di selezione del piu' forte e
se facesse presa fra la gente la richiesta dell'Internet
all'ultima moda. Il rischio e' infatti che si vada verso
l'eliminazione dei servizi tecnicamente piu' lenti ma
culturalmente piu' validi, dove si trova il meglio della
letteratura sui diritti umani ma in cui non e' possibile
interagire con la grafica elettronica di uno spogliarello
telematico.
Per comprendere quanto spesso siano inutili le "autostrade"
dell'informazione basta un esempio: e' possibile
telematizzare mediante tecnologia Fidonet il 10% della
popolazione italiana aumentando solo dell'1% il traffico
telefonico. Non occorrono tante "autostrade" per assorbire
l'incremento, e' evidente. A meno che non si voglia
sostituire alla telematica "basata sul testo" una telematica
"di immagini e suoni", ossia una TV via cavo, come se non
bastasse il bombardamento di quella via etere. Consultare
una rete telematica assomigliera' in tal modo sempre meno
alla lettura di un libro e si avvicinera' sempre piu'
all'esplorazione interattiva di un videogioco o alla visione
di un film. In questa prospettiva telematica e TV via cavo
di fondono in un tutt'uno. Si profila la concreta
possibilita' che l'utente che sfoglia la TV interattiva
venga individuato e schedato per via telematica, sottoposto
ad analisi statistica delle frequenze e tipologie delle
scelte e divenga un dato di mercato da analizzare per
fornire pubblicita' personalizzate e persino messaggi di
propaganda politica individualizzati.
Come si muova Sua Emittenza non e' facile intuirlo subito,
ma dalla pubblicita' miliardaria, da alcune indiscrezioni
della stampa e dagli investimenti sembra proprio che Video
On Line si sia prenotata la fetta piu' grossa di Internet in
Italia (2 milioni di bit al secondo), abbia ricevuto la
benedizione di Pilo e quindi il gradimento di Arcore.
In tutta la pomposa celebrazione del G-7 e' rimasta assente
proprio la cosa piu' importante: la difesa dei diritti
telematici dei cittadini, quello di informare ed informarsi
liberamente, di creare reti telematiche autogestite dal
basso. Appare infatti grottesco che mentre si fa retorica
su come sviluppare la telematica in Europa e in Italia, una
sentenza del Tribunale di Roma voglia in questi giorni
imporre ai BBS (banche dati amatoriali) l'obbligo di nomina
del direttore responsabile e di registrazione nella forma
della testata giornalistica. In PeaceLink, sulla computer
conference "Avvenimenti" da alcuni giorni si sta discutendo
di questo (modem 099/4746313, per collegarsi). Chi fa
telematica sa quanto sia assurdo chiedere di controllare in
tempo reale messaggi immessi 24 ore su 24 e quanto appaia
un'angheria imporre - a persone che offrono una "bacheca
elettronica" gratuita - un esborso di denaro vicino al
milione per la registrazione della "testata". Appare
percio' ormai indispensabile un intervento legislativo di
tutela della telematica libera e la creazione di un
movimento culturale che intuisca la gravita' di quanto sta
accadendo: altrimenti il sesto potere (la telematica) fara'
presto la fine del quinto (al TV).
Il disegno appare chiaro a chi usa criticamente il modem:
da una telematica no-profit, austera (trasmissione di
testi), sociale e radicata sul territorio, prodotta dai
cittadini e per i cittadini si sta per passare ad una
telematica kolossal, gonfiata di immagini, suoni,
animazioni, quasi uguale alla TV e tutta pensata in funzione
di investimenti pubblicitari e di un businnes che verra'
pagato, in fin dei conti, dagli utenti. Questa telematica
barocca sara' la vittoria dell'apparire sull'essere, dei
soldi sull'intelligenza, dello spreco sul risparmio.
Imporra' il cambio delle attrezzature, che dovranno essere
sempre piu' veloci e costose. La qualita' dell'informazione
sara' sempre la stessa, anzi sara' peggiore, cosi' come
accade per quei giornali e trasmissioni che oggi offrono una
grafica elettronica piu' gradevole e accattivante ma che non
hanno un'anima libera. Le autostrade dell'informazione e la
tanto decantata Internet fanno luccicare una vetrina di
meraviglie dietro la quale ci saremo, nascosti da un
sipario, noi, cittadini telematici un tempo liberi ma fra
poco -spero di sbagliare - imbavagliati e bloccati. Puniti
non per lucro illecito ma per aver fondato reti gratuite ed
efficienti, spina nel fianco per chi invece nella telematica
vede un mercato e un potere da imporre non a cittadini ma a
sudditi teledipendenti. L'interattivita' telematica a quel
punto sara' servita sugli scaffali dei supermarket per lo
shopping a distanza; offrira' la previsione personalizzata
del futuro e per spogliarelli guidati dalla tastiera. Tutto
questo e' innocuo, fa presa sull'immaginazione, crea
businness facile.
Alessandro Marescotti
** Napolinforma - Una bbs per la diffusione della
telematica sociale - di Daniele Maffettone
Nel Novembre 1994 e' nata a Napoli un'associazione
culturale, Napolinforma, il cui scopo e' la diffusione
dell'utilizzo della telematica sociale. L'associazione si
e' dotata di una BBS, collegata a Rete Peacelink, di cui
condivide gli scopi.
L'associazione ha cercato di seguire una linea di sviluppo
della BBS un po' anomala: invece di specializzarsi nel
fornire files o messaggi di certe aree, si e' cercato di
creare un contenitore aperto al mondo associativo napoletano
per gestire in proprio spazi di informazione e dibattito su
vari problemi. L'associazione ha svolto e continua a
svolgere un'opera di informazione sulla telematica presso
realta' locali non presenti in rete, come Arci Nova, sezioni
sindacali, gruppi di volontariato laico e cattolico, piccole
testate giornalistiche, responsabili di enti locali, ecc.
mostrando le potenzialita' d'uso della telematica a basso
costo rispetto ai normali canali di trasmissione
dell'informazione.
Questa operazione e' necessariamente lunga e difficile,
perche' si rivolge a persone che spesso sono diffidenti
verso l'informatica, dispongono di pochi mezzi o hanno
strutture molto burocratizzate.
Il sysop di Napolinforma, Gennaro Zezza, opera anche in
un'associazione telematica su Internet, La Citta'
Invisibile, con cui Napolinforma ha stipulato una
convenzione, nel rispetto delle reciproche identita', per
rendere visibili sui propri mezzi telematici iniziative
esterne prese da una delle due associazioni.
Napolinforma e' in procinto di rendere visibili aree di
discussione da internet sui propri canali per gli associati.
Lo spirito con cui opera l'associazione e' comunque quello
di fornire quanti piu' servizi possibile mantenendo al
minimo il costo per il socio. Si prevede una quota di
adesione di L.50.000 annue (L.10.000 per studenti) e nessun
altro costo di accesso alla bbs. All'aumentare degli utenti
registrati sara' possibile fornire servizi via via migliori,
in primis l'apertura di un nodo full-internet.
Napolinforma - GRU BBS
Telematica per la democrazia
Sysop: Gennaro Zezza
dati: 081 - 714.54.82
pck: 61:395/4
** HABBY BOYS BBS - di Gay Boy
Sei razzista? Intollerante? oppure semplicemente timoroso
di tutto cio' che e' diverso da te? Molto male! Comunque
ecco un numero da non comporre mai:
02-8266956
E' il numero di Happy Boys la nuova BBS gay che da qualche
mese si rivolge a tutti coloro che vogliono incontrare nuovi
amici. Chiariamo subito una cosa: Happy Boys si rivolge a
un pubblico ben preciso ma anche chi non e' gay e' il
benvenuto. Basta semplicemente essere espliciti riguardo le
proprie preferenze sessuali (altrimenti non scandalizzarsi
se si riceve qualche proposta...) e rispettare le preferenze
altrui.
Per chi non lo avesse capito comunque Happy Boys non e' un
servizio a pagamento come i 144 o il Videotel. Riflette in
tutto e per tutto lo stile degli altri Boulletin Board
System amatoriali e non e' richiesta nessuna quota di
iscrizione associativa. Basta collegarsi, compilare il
solito questionario di rito (le domande sono le stesse di
tutte le altre BBS) e si e' subito in pista. Essendoci una
sola linea non e' ancora possibile usare il chat, e non vi
sono neppure connessioni ad Internet. La vera forza di
questo nuovo spazio di incontro milanese e' la
messaggistica. In questo modo anche chi non e' di Milano,
con un buon mailer off- line puo' affrontare senza ansie la
bolletta Telecom a fine mese. Ogni giorno ci sono decine di
nuovi messaggi a cui rispondere. Tutto gira intorno alla
voglia di conoscersi e di discutere. Alcuni cercano il
sesso, altri l'amore e un po' tutti vogliono discutere
problemi e piaceri legati all'essere gay.
Hai qualche interesse particolare, o ti interessa aprire un
dibattito su un argomento che ti sta a cuore? Con una
semplice richiesta al sysop, ecco che ti viene aperta
un'area da gestire e di cui sei il moderatore.
I numeri lasciano ben sperare. Nel suo breve periodo di
vita e senza troppa pubblicita' Happy Boys ha gia' diverse
decine di utenti che si collegano quasi ogni giorno per
prelevare ed inviare la propria posta. Se il buon giorno si
vede dal mattino... be' allora non ci resta che sperare
bene per il futuro.
Gay Boy
** UFONET - di Daniele Maffettone
La rete UfoNet si occupa di ufologia, ed essendo una rete
amatoriale con SysOp non retribuiti UfoNet non ha scopi di
lucro, la sua policy e' simile a quella FidoNet, tranne per
degli aspetti relativi all'Ufologia. La rete e' stata
fondata da Daniele Maffettone e Paolo Lucente nel Dicembre
del 1994.
Assieme al Coordinatore della rete Daniele Maffettone,
collabora Edoardo Russo responsabile della rete UfoNet per
il Centro Italiano per gli Studi Ufologici (CISU).
Il CISU "dona" alle rete UfoNet i testi delle proprie
pubblicazioni, partecipando ai discorsi sull'ufologia nelle
aree messaggi UfoNet. Chi e' interessato alla rete UfoNet
puo' contattare il Coordinatore Nazionale Daniele Maffettone
al nodo Fidonet 2:335/234 oppure su FsFan (81:700/250).
Daniele Maffettone
** DUELLI EPICI, SPORT E SCONTRI INTERGALATTICI VIA E-MAIL
di Captain Britain
In Italia sono ancora pochi (ma in rapida crescita) gli
appassionati di giochi Play-By-eMail, o piu' brevemente PBM,
ossia quei giochi che si svolgono interamente tramite la
posta elettronica: ogni giocatore ha una settimana di tempo
per impartire gli ordini (al suo personaggio, alla sua
flotta, alla sua squadra etc.) e spedirli via e-mail al
Master che gestisce il gioco, il quale provvede allo
svolgimento vero e proprio del turno e alla spedizione ad
ogni giocatore dei risultati ottenuti. Il piu' famoso e'
sicuramente VGA Planets, ormai giunto alla versione 3, il
cui scopo e' quello di conquistare l'universo intero, o
annientare tutte le civilta' nemiche. Ma con l'andare del
tempo, VGA Planets (che e' uno dei pochi giochi PBM ad avere
un programma in grafica VGA) ha perso il vero spirito di
gioco PBM, in quanto sono state programmate delle vere e
proprie door per BBS che virtualmente eliminano lo scambio
di ordini per posta.
Uno dei primi giochi PBM della storia sono stati sicuramente
gli scacchi. Basta spedire all' avversario le proprie mosse
ed aspettare la controffensiva, spostando man mano le pedine
sulla scacchiera. Cosi' come per gli scacchi, molti altri
giochi di societa' originariamente pensati per essere
giocati dal vivo, sono stati "trasportati" nel mondo del
PBM: un caso emblematico e' Diplomacy, famoso board-game
della Avalon Hill, che sul Net con ogni probabilita' e'il
gioco piu' famoso, con piu' di 250 partite giocate. Il
server, per chi fosse interessato, risponde all' indirizzo
. Ricordatevi di scrivere HELP nel
testo del messaggio per ricevere informazioni su come
giocare. Per gli appassionati di Diplomacy c'e' pure una
newsgroup: rec.games.diplomacy.
Essendo stati creati per essere giocati con il solo ausilio
della propria fantasia, solitamente i giochi PBM non
necessitano di nessun programma speciale e, sempre nella
maggior parte dei casi, sono gratuiti. Ci sono pero' alcune
organizzazioni commerciali che indicono e moderano tornei a
pagamento dei propri giochi. Sono quasi tutti giochi di
genere Fantasy, sulla falsariga di D&D, come Adventurer's
Guild (per informazioni: Entertainment Plus - P.O. Box 2578
Appleton, WI 54913-2578, USA
hbayer1@genie.geis.com)
o come Adventurer Kings (per info: Ark Royal Games, PO Box
6378 - F Aloha, Oregon 97007, USA -
71750.1153@compuserve.com
* o, per gli italiani: Strategia e *
* Tattica, Via del Colosseo N.5, *
* 00184 Roma - mc3547@mclink.it) *
Tra i giochi non commerciali, e gestiti via computer ci sono
i famosi Atlantis, gioco fantasy di strategia economica e
militare, che mantiene un ritmo di un turno per settimana
(rivolgersi ad altantis@rahul.net per informazioni, mentre
per le regole fate un ftp: ftp.rahul.net:/pub/atlantis), C++
Robots, per gli appassionati di programmazione (rivolgersi a
pbmserv@netcom.com scrivendo "help" come subject), Star
Empire, una specie di VGA Planets ma piu' fantasioso
(scrivete a: rhl@jambo.mitre.org) che si svolge ad un ritmo
di un turno a settimana o Judgment Day, gioco nuovissimo di
strategia economica e militare che aspetta un Master
(rivolgersi a: rwallace@vax1.tcd.ie).
Ma la sezione piu' interessante per i giocatori italici e'
senza dubbio quella dei giochi sportivi PBM. Ce ne sono di
tutti i tipi: Baseball (e-mail: peiper@phoenix.cs.uga.edu),
Formula 1 (vallee@essi.essi.fr), Football Australiano
(mel@csua.berkeley.edu), pugilato (in lingua inglese presso
fkschmid@cip.informatik.uni-erlangen.de), Cricket (e-mail:
ta@ecs.soton.ac.uk) e Hockey (inb@creare.com). Non manca,
naturalmente il calcio, con ben 5 leghe attive.
Tutte le leghe di soccer PBM derivano dalle regole di
United, gioco PBM inventato da Alan Parr e modificato in
vari modi nel tempo. La prima lega in ordine di tempo e'
stata la UEFL (United Electronic Football League) ora
gestita da Jeremy Billones (billones@digex.com), che
utilizza regole simili all'originale United (o, se volete,
al nostrano Tiro...RETE!, abbastanza conosciuto in FidoNet).
La lega ha tempi di attesa di 6 mesi e piu', ed entrare a
giocare e' davvero difficile. La lega piu' innovativa e'
sicuramente la EEFL (Experimental Electronic Football
League), gestita dal mitico Bill "Prune" Wickart
(wickart@ichips.intel.com). Questa lega, per giocare nella
quale bisogna "smazzarsi" un manuale di regole di 141 Kb, si
basa su una vera e propria simulazione. L'aspetto unico di
questa lega e' che ai propri calciatori possono essere
impartiti ordini condizionali, per far cambiare loro tattica
e aggressivita' a seconda di come si sta mettendo la
partita. In piu' i fanta-allenatori possono anche assistere
e soffrire alle proprie partite "in diretta" collegandosi a
un server tipo MUD, che trasmette delle vere e proprie
radiocronache.
A questo proposito vorrei lanciare un appello: sto cercando
di portare questa lega in Italia, ma per far cio' e'
necessario che un bravo programmatore si metta in contatto
con me per la creazione di un server che gestisca il tutto.
Se siete bravi a programmare, e questa avventura vi
"intrippa", scrivetemi ai miei indirizzi citati in calce.
Direi che questo articolo si e' fatto davvero lungo. Se
volete saperne di piu', su un singolo gioco o sul sistema
del Play-By-eMail in generale non esitate a scrivermi.
Cerchero' di rispondere nei prossimi numeri.
Bye Bye
ɻɻɻɻɻ ìɻɻɻ
èμèʼè èʼ
FIDO: 2:331/362 RPG_NET: 96:390/601
ITAX: 70:101/7 MULTINET: 19:1001/1013
INTERNET: luca.somazzi@altair.it / luca.somazzi@galactica.it
** GLI ALBORI DEI VIRUS.
Il termine virus e' stato utilizzato, per la prima volta in
relazione ad un computer, nel lontano 1949 da uno dei
pionieri dell'informatica, John von Neumann. Nel suo lavoro
"Theory and Organization of Complicated Automata", von
Neumann sosteneva l' ipotesi che un programma potesse
riprodursi!! Tutto ci molti anni prima dell' avvento del
primo calcolatore elettronico. Dieci anni dopo, nei
laboratori Bell di AT&T, tre giovani programmatori
svilupparono un gioco chiamato "Core Wars", in cui una serie
di programmi autoriproducenti detti "organismi" si
scontravano contendendosi la memoria centrale del
calcolatore ("Core Memory"). "Core Wars" rimase comunque un
gioco limitato a pochi ricercatori, anche per via della
scarsa diffusione dei computers di quegli anni. Il termine
virus assunse quindi una precisa connotazione nel settore
informatico, anche se sotto aspetti ludici o scientifici. I
primi a usarlo diffusamente furono per gli scrittori di FS,
primo fra tutti John Brunner nel suo famosissimo "Shockwave
Rider" (1975). Questo romanzo, e soprattutto "Neuromancer"
di W.Gibson (1984) posero le basi di un nuovo movimento
culturale, detto "CyberPunk", che influenz nel bene e nel
male tutte le generazioni di "Hackers" a venire. Nel
novembre 1983, contemporaneamente alla stesura del romanzo
di Gibson, il dott. Fred Cohen condusse una serie di
esperimenti alla Lehigh University della Pennsylvania (USA)
atti a dimostrare le caratteristiche di un codice
autoreplicante. Fu proprio alla Lehigh University che venne
scoperto uno dei primi virus per MS-DOS, ovvero il virus
"Lehigh". Isolato nel 1987, questo virus e' piuttosto
rudimentale e pieno di errori, ed inoltre contiene un
contatore che ne limita la diffusione. Il "Lehigh" infetta
esclusivamente il file COMMAND.COM e pu quindi diffondersi
solo tramite i dischi di sistema. Nonostante ci il virus
si propag piuttosto rapidamente tra i sistemi
dell'universit, provocando la perdita dei dati di numerosi
studenti, per via della "bomba logica" in esso contenuta.
Quando il contatore interno del virus vale 4, questi
sovrascrive i primi 32 settori del disco, provocando la
perdita delle informazioni logiche in essi contenute.
Durante lo stesso anno 1987, sempre in ambiti universitari,
si diffusero altri due virus, il "Brain" e il "Jerusalem".
Il "Brain" fu localizzato nella University of Delaware ed
infett circa la met dei dischi pi utilizzati, modificando
il settore d'avviamento e cambiando la label del disco in
"(c) Brain". Il nome "Brain" deriva dalla societ pakistana
"Brain Computer Services" dei fratelli Amjad e Basit Farooq
Alvi che scrissero questo virus e che lo utilizzarono per
infettare le copie di software pirata vendute ai turisti
americani. Il virus "Jerusalem" venne isolato, come si pu
capire dal nome, nella Hebrew University di Gerusalemme.
Questo virus provoc un vero e proprio "boom" sui giornali
americani, dando il via anche alla lotta tra reporters per
la "sparata pi grande del secolo", gara che continua
tutt'ora tra i giornalisti di tutto il mondo. Immersi fino
ai capelli nella loro ignoranza, questi giornalisti si
spremevano le meningi per scrivere qualche cosa che
attirasse l'attenzione piuttosto che per scrivere la verit.
Questa totale disinformazione ha causato, e causa tutt'ora,
un effetto disastroso sugli utenti meno esperti, che si
fanno prendere dal panico facendo pi danni dello stesso
virus. Questo tipo di giornalisti sovente fanno il gioco di
alcuni produttori di Anti-Virus a loro legati a doppio filo.
Spesso basta guardare le pubblicit dei prodotti Antivirali
che precedono o seguono le recensioni per capire cosa ci
sar scritto in esse. Fortunatamente con il crescere del
problema dei virus sono cresciute anche numerose
organizzazioni atte a combatterli, sicche' le informazioni
tecniche sulle caratteristiche di ogni virus e su come
riconoscerlo vengono condivise tra i maggiori ricercatori
del mondo. Negli ultimi anni le tecnologie utilizzate all'
interno di virus e antivirus hanno raggiunto livelli
altissimi tanto da portare addirittura allo sviluppo di
emulatori di CPU nei software AV e di veri e propri
"analizzatori di codice". Questo incredibile sviluppo e'
dovuto principalmente alla disponibilit di informazioni
tecniche su Internet, la cui potenza e' per da alcuni
indirizzata verso utilizzi non propriamente degni. Un'
altra lacuna che ha favorito il raggiungimento delle circa
6000 varianti di virus oggi esistenti e' la mancanza di
leggi adeguate, tant'e' che i rari casi di arresto di Virus
Writers si sono risolti con condanne lievissime, forse anche
perche' la maggior parte degli imputati erano degli
adolescenti. Un esempio che andrebbe seguito in tutto il
mondo e' quello della collaborazione tra Scotland Yard ed
uno dei maggiori esperti mondiali di virus, il Dr. Alan
Solomon. Il coinvolgimento del massimo esperto inglese
nelle indagini ha portato all'arresto del maggiore gruppo
britannico di Virus Writers, i celeberrimi "ARCV" e al
recente "busting" di quello che tecnicamente e' stato
riconosciuto come uno dei pi abili VW inglesi, "Black
Baron", autore delle 3 varianti del complesso motore
polimorfo "SMEG". Un "motore polimorfo" e' una routine,
spesso distribuita sotto forma di modulo OBJ, che linkata ad
un virus gli permette di "mutare", ovvero di assumere un
aspetto differente ad ogni replicazione, mettendo in seria
difficolt i software AV. La lotta tra i creatori di virus
e i ricercatori AV si fa sempre pi intensa, ed al giorno
d'oggi non sono prevedibili i futuri sviluppi. L'unica cosa
certa e' che la grande protagonista di questa guerra fino
all' ultimo byte e' l' informazione.
PennyWise - I.C.A.R.O. Italy
E-Mail : mc6105@mclink.it
** SOFTWARE
DosMax 2.1: Questo e' una utility che serve per ottimizzare
il funzionamento del vostro gestore di memoria. Infatti
funziona con una versione qualsiasi di dos purche' sia
almeno la 3.3. Il compito di dosmax e' quello di rilocare
alcune aree utilizzate dal s.o. per le proprie strutture
(kernel, files, buffers, stacks, ecc.) per lasciare piu'
memoria convenzionale possibile. Personalmente l'ho testato
con ms-dos 5.0, pc-dos 6.1 e pc-dos 6.3, e sono rimasto
soddisfatto. Anche in presenza dell'emm386 del dos, infatti,
grazie a dosmax ho guadagnato una dozzina di kb. Considerato
che fra il dos e dosmax si riescono ad ottenere prestazioni
simili a quelle di qemm, e che dosmax costa solo 15 dollari,
capirete il mio entusiasmo.
Il file e' prelevabile da Purple Rain BBS.
Zoc 2.05: Un must per chi si collega alle bbs da Os/2.
Questo programma grafico ha la stessa importanza che ricopre
Terminate per gli utenti dos.Il paragone fra i due programmi
e' proponibile perche' molte delle cose che avete
apprezzato in Terminate le ritrovate in Zoc. Ad esempio e'
possibile l'uso degli script, dello iemsi, del download
manager, del cost manager ecc. Una cosa molto carina e' che
l'intero programma e' ad oggetti, quindi per chi ama le
caratteristiche di Os/2 2.x e Warp trovera' Zoc molto
intuitivo, personalizzabile e immediato. L'help e' estensivo
e molto ben curato e l'intero programma rivela dei livelli
di raffinatezza che difficilmente si trovano altrove (p.es.
Zoc mi ha fatto gli auguri di Natale e di buon anno!). Una
qualita' fondamentale poi e' rappresentata dall'ottimo
motore multitasking e multithreading del programma che
consente di fare download ad altissime velocita' occupando
pochissima cpu. Ovviamente ci sono anche delle pecche. La
piu' grave e' la mancanza completa del supporto ai codici
avatar. Poi il cost manager non e' cosi' raffinato come
quello di Terminate. Si fanno sentire relativamente poco
l'assenza del supporto fax e della gestione di un point,dato
che la nuova versione di Os/2 ha un suo programma di
gestione fax e per gestire un point il meglio si ottiene da
binkleyterm+goldecho (di cui parleremo un'altra volta).
Il file si trova sulle bbs del circuito OS2NET.Io l'ho preso
da Techno World di Piacenza.
Sio 1.42: Per chi usa Os/2 2.x questi programmi (che servono
per la gestione delle seriali) sono indispensabili.
Il modo migliore per descrivere Sio e' questo: tutte le bbs
che girano sotto Os/2 li utilizzano e la stessa IBM, non
esplicitamente, li raccomanda. Se avete problemi di download
dalla vostra macchina Os/2, provate i Sio, non ve ne
pentirete. Si trovano anche loro sulle bbs OS2NET.
MemSize 2.40: Un piccolo programmino (del quale vengono
forniti pure i sorgenti) che fornisce un mucchio di
informazioni utili sul vostro OS/2: Tempo trascorso
dall'accensione, Memoria libera, Dimensione dello Swap file,
Carico della Cpu, Numero di task aperti, spazio libero su
ciascun disco, tipo di file system usato... Il tutto
aggiornato in tempo reale. Un must, anche dato che e'
gratis! Il programma e' reperibile sui cd di materiale
shareware (p.es. Hobbes). Io la versione 2.40 l'ho presa dal
cd OS/2 Software Hits che IBM ha regalato ai possessori
registrati di OS/2 per windows allegato al numero di giugno
scorso di Pc Professionale.
InfoZip: Questi programmi sono di pubblico dominio e
disponibili su n piattaforme, da Amiga a Vax passando per
Mac, Dos, Windows Nt, Os/2... Tramite i programmi di
InfoZip, utilizzabili e duplicabili liberamente, potrete
manipolare gli archivi in formato PKZIP. Non c'e' ragione
alcuna di pagare $47 per una licenza di PKZIP quando infozip
supplisce allo scopo gratuitamente. InfoZip e' reperibile
via Internet o in bbs del circuito FidoNet. Spesso i
programmi si trovano anche sui cd di materiale shareware.
KSP401: Un test per la Cpu e per l'hd che gira sotto MSDOS.
Dall'aspetto brutale, ma molto piu' realistico nei valori
forniti rispetto ai test di Central Point o Norton. Ed e'
gratis.
NE 1.15: "No Edit" e' il nome che GDSOFT ha attribuito a
questo bell'editor. Si propone infatti come sostituto
dell'edit fornito con le versioni di dos posteriori alla 4 e
con os/2 2.x o 3.x. Molte opzioni, comandi piu' facili,
possibilita' di editare n files contemporaneamente (pur col
limite che ciascun file non superi i 64kb di dimensione), ed
un look Borland-like. E' gratis.
R10513
** LE SCHEDE VIDEO - di Dr. Brain
Una decina di anni fa una delle schede video pi usata era
la famosa CGA, la prima a supportare i colori (Color
Graphics Adapter).
Da quel giorno ad ora le schede video hanno fatto passi da
gigante, passando dalla vecchia CGA alla scheda EGA, MCGA
(Multi Color Graphics Adapter, la prima ad avere la modalit
a 256 colori), VGA (Video Graphics Array)e, finalmente, la
SVGA (Super VGA). Le schede video di oggi sono in effetti
tutte delle SVGA, anche se fabbricate da marche diverse e
aventi prestazioni diverse.
Cos'ha di diverso una SVGA da una VGA? Una SVGA basata
sulla scheda VGA ma pu raggiungere risoluzioni e numeri di
colori maggiore di una normale VGA. Le SVGA pi usate oggi
raggiungono 16 milioni di colori (24 bit) in 640x480 o 256
colori in 1024x768, mentre il massimo per la vecchia VGA
erano il 640x480 a 16 colori e il 320x200 a 256 (ancora
oggio usatissimo per i videogiochi).
In questo articolo parler di 5 schede video "esempio"
(quelle che conosco meglio) per potersi orientare un p nel
mondo delle schede video.
La prima SVGA che ho avuto l'ET3000, prodotta dalla Tseng.
Questa scheda aveva 512 Kb di memoria, il che le permetteva
di raggingere la modalit estesa 800x600 con 256 colori.
Il problema delle modalit estese che vengono usate in
modo diverso per ogni marca di scheda video.
Il problema principale che la "memoria video" formata da
un solo segmento di 64 Kb che pu contenere i 64000
(320*200) byte del modo 320x200, ma pu contenere le
modalit estese solo un pezzo alla volta. Ovviamente ogni
scheda video ha un modo diverso per decidere quale pezzo (o
banco) di memoria video usare effettivamente.
Questo pose il problema dei driver per poter usare le schede
video e al tempo scelsi la Tseng ET3000 perch le schede
Tseng erano le pi supportate dai produttori di software.
In seguito questo problema venne risolto creando
un'interfaccia standard che viene ora applicata a tutte le
schede video: lo standard VESA.
La scheda ET4000, uscita poco dopo, miglior pco le
possibilit del'ET3000 e port la memoria video a 1 Mb.
Le schede video erano potenti, ma avevano un grosso limite:
la velocit. Il bisogno di velocit iniziava a farsoi
sentire,visto che aggiornare una schermata formata da
640x480 pixel ben pi lungo che per una di soli 320x200.
Schede come l'ET4000 erano molto veloci ed efficenti, ma si
era giunti ad un limite di velocit: il BUS di collegamento
con le schede ISA (quelle "normali") funziona a soli 8 MHz,
mentre il processore va normalmente a 25,30,50 MHz.
Cos nacque lo standard VESA Local Bus che portava il bus
alla stessa velocit della CPU, rendendo possibile un
ulteriore potenziamento delle SVGA.
Un'altro modo per rendere le schede pi veloci era di
passargli alcuni compiti gravosi come riempire aree dello
schermo, che fino a quel momento erano svolti dalla CPU
pixel per pixel.
Le schede cosiddette "accelerate" funzionano appunto in
questo modo, al costo per di essere veloci solo se usate
con gli appositi driver, visto che ogni scheda ha delle
caratteristiche diverse.
Altre schede che ho provato bene sono la Cirrus 5428 (VESA
compatibile, veloce, poco costosa), la Tseng ET4000w32p
(VESA, molto veloce) e la Weitek P9000 (VESA, accelerata:
una scheggia usata con i driver; senza driver una VGA
standard da 256 Kb).
Con l'arrivo delle schede madri Pentium si imposo un nuovo
standard Local Bus: il PCI.
Questo standard oltre ad avere un attacco fisicamente pi
piccolo del VESA (6 dita contro una spanna) ancora pi
veloce.
Il Local Bus non ha avuto molto successo se non in campo di
schede video e controllers (per la sua velocit) e ci vorr
ancora molto tempo perch le vecchie schede ISA vengano
completamente sostituite da schede PCI.
Se volete comprare una scheda video nuova e siete indecisi
sulla scelta vi consiglio la Cirrus 5428 o la TSENG
ET4000w32p per un uso medio. Se vi serve la massima
velocit in applicazioni grafiche intensive quali AutoCAD,
3DStudio e simili la miglior scelta una P9000 o una scheda
Matrox (che si prende anche il compito di calcolare i
poligoni tridimensionali, accelerando notevolmente il
rendering).
Dr. Brain
** REALTA` DI ORDINE SUPERIORE - di Vanamonde
Sono gia` nove mesi che la Phoenix pubblicizza l'imminente
uscita delle sue collane di libri cyberpunk. Tuttavia,
nonostante sia stata gia` ventilata la creazione di
ulteriori collane, nelle librerie tuttora non c'e` traccia
dei libri Phoenix. Di conseguenza sono impossibilitato a
parlarvi di "Software" di Rudy Rucker, che avrei voluto
esaminare in questo numero del CT. Pazienza.
Vorra` dire che ci consoleremo parlando di un altro libro di
Rucker, cui avevo gia` accennato qualche tempo fa: "La
Quarta Dimensione".
Si tratta di un libro non recentissimo, uscito (negli
U.S.A.) nel 1984 per commemorare il centenario di un altro
libro: "Flatland" di Edwin A. Abbott. "Flatland" narra la
storia di un quadrato, cittadino di un universo
bidimensionale, che si trova improvvisamente trasportato al
di fuori del proprio universo, scoprendo cosi` l'esistenza
di una terza dimensione, e guadagnando la possibilita` di
osservare il proprio mondo da una prospettiva inedita. Lo
scopo implicito nel libro di Abbott era quello di spingere i
lettori a fare un'analoga operazione mentale sul proprio
universo, e di vederlo non come un tutto al di fuori del
quale non esiste altro, ma come una sezione di un universo a
quattro o piu` dimensioni, alcune delle quali sfuggono ai
nostri sensi. Esendo un sacerdote, Abbott vedeva un
significato spirituale nell'esistenza di dimensioni
ulteriori. Nel proseguire e ampliare il suo discorso,
Rucker si serve dell'esempio di Flatland per spiegare ai
lettori il concetto di "quarta dimensione" e di "universi di
ordine superiore".
Servendosi di esempi semplicissimi e divertenti, il libro
porta il lettore a comprendere il concetto di quarta
dimensione che e` uno dei fondamenti della fisica moderna
(il tempo considerato come quarta dimensione, la curvatura
dello spazio-tempo), e poi prosegue per avventuarsi in
arditissime congetture matematico-filosofiche sulla natura
dello spazio e del tempo. Nonostante le ragguardevoli
dimensioni, il libro si legge di un fiato, grazie a un testo
scorrevole e semplicissimo, ad arguti disegni esplicativi, e
a una serie di problemini (con soluzioni) atti a stimolare
la curiosita` del lettore. Si tratta di un esempio
veramente raro: un libro scientifico che non si propone di
trasmettere al lettore delle nozioni, bensi` di favorire la
comprensione di un concetto divenuto fondamentale in molti
campi del sapere moderno.
Perche' ho voluto parlarne in una rubrica dedicata al
cyberpunk? Le ragioni sono molte:
* Perche' Rudy Rucker e` uno dei principali scrittori
cyberpunk, e spesso ha basato i propri racconti proprio
sugli argomenti trattati in questo libro.
* Perche'l'esistenza di un personaggio come Rudolf von
Bitter Rucker detto Rudy, di professione matematico
(specialista in insiemi transfiniti) e scrittore, pronipote
di Hegel, autore tanto di iconoclasti romanzi cyberpunk
quanto di serissimi libri scientifici, e` la prova migliore
del fatto che il cyberpunk non e` una moda, ma un modo di
essere.
* Perche' "La Quarta Dimensione" abbonda di citazioni e
aneddoti su bislacchi scienziati ottocenteschi che sembrano
tolti di peso da un romanzo steampunk.
* Soprattutto, perche' il concetto di fondo di questo libro
sta alla base di tutto il modo di pensare cyberpunk: lo
stesso universo in cui viviamo (crediamo di vivere) non e`
che un universo virtuale, una rappresentazione
particolarissima e parzialissima di un universo
infinitamente piu` vasto, multiforme e complesso. La
realta`, sembra dire Rucker, non e` che un punto di vista.
"Consideriamo tutte le mie percezioni e tutte le vostre,
consideriamo i pensieri di ciascuno e tutte le visioni. In
uno spazio a infinite dimensioni c'e` agio per raccoglierli
tutti insieme; ciascuno di essi e` un pezzetto dell'Uno a
infinite dimensioni e quest'Uno e` la realta`. [...] Le
nostre nozioni ordinarie di spazio e di tempo sono soltanto
comode finzioni. Le dimensioni superiori sono dovunque.
Non c'e` bisogno di adoperarsi per raggiungere
l'illuminazione; l'illuminazione e` qui ed ora, vicina a noi
come la quarta dimensione."
Rudy Rucker
VANAMONDE
** VR FINALMENTE PER TUTTI - di Attila
Salve a tutti!
Come annunciato nello scorso numero del Corriere, il mese di
Marzo non ha mancato di portare alcune novita' degne di nota
nel mondo della Realta' Virtuale. La piu' rilevante e', a
mio parere, che presto la VR sara' finalmente a portata di
tutti. Intendo la VR vera, immersiva, in tempo reale, non
uno dei soliti sistemi che, pur essendo sbandierati come
virtuali, possono offrire in realta' solo un effetto
tridimensionale, spesso neanche tanto convincente.
Naturalmente non si trattera' di applicazioni
particolarmente "impegnate", ma di puri e semplici giochi
che andranno sotto il generico nome di "automatico da
divertimento".
Ci sono diverse ditte che si fanno pioniere in questo senso,
presentandosi sul mercato con varie offerte. Qualcuno forse
sapra' che qualcosa si era gia' mosso, per la prima volta,
due anni fa, quando la Virtek, una societa' mantovana in
stretti contatti con la famosa W Industries (Leicester, Gran
Bretagna), espose i "Virtuality". Erano due modelli di
videogioco immersivo, uno in cui si giocava stando seduti e
pilotando un rudimentale caccia, e un altro in cui il
giocatore rimaneva in piedi, impugnando un Joystick. Non
ebbe un grande successo nelle sale giochi, sia per il costo
piu' che proibitivo, sia per la scomodit del pesante casco,
sia per la scarsa qualit grafica del software.
Rappresentava pero' un primo passo verso la Realta' Virtuale
da divertimento.
Da allora, i tempi sono molto cambiati in questo settore, e
i costi sono stati in gran parte abbattuti, migliorando nel
contempo la qualita'. Si e' cosi' arrivati alla
presentazione dei due videogiochi che presto potremo provare
nelle fiere e nelle piu' attrezzate sale da divertimento del
nostro Paese. Partiamo dal primo: il "Virtual Game" della
Bios Informatica, societa' da tempo impegnata nella VR. Il
gioco, dalla classica forma di video-game da bar, con
aggiunta di casco, e' basato sul notissimo DOOM, avventura
gia' nota al mondo dei PC, in cui un marines spaziale deve
combattere in un olocausto nucleare popolato da soldati,
mostri, zombi, demoni e schifezze varie. Chi si immedesima
nel marines, dunque, non deve far altro che indossare il
casco "Liquid Image Corporation", impugnare la mitraglietta
della Sega e iniziare a sparare. Il tutto si basa su un
computer Zenith 486DX2 a 66Mhz, che pero' non riesce a
rendere il gioco molto fluido. Infatti, al movimento della
testa corrisponde la rotazione del campo visivo dopo un
tempo che, seppur brevissimo, puo' tuttavia risultare molto
fastidioso. Anche la scelta del casco non e' tra le pi
felici, essendo monoscopico e con una risoluzione di 240 X
720, che rende la messa a fuoco iniziale dell'immagine
leggermente difficoltosa. Buona, secondo me, l'idea della
mitraglietta Sega, nella quale sono incorporati i tasti per
l'avanzamento e il ritorno. Il "Virtual Game" pu inoltre
essere messo in rete, collegando fino a 4 giocatori.
Peccato che il costo di 26 milioni lascia un po' indecisi
gli operatori.
Un prodotto molto simile e' quello presentato dalla Argos,
una giovane e intraprendente societa' interamente dedita
alla VR. La sua creazione, gia' presente, come quella della
BIOS, alla mostra "Incontri Virtuali", svoltasi a Rimini lo
scorso Ottobre, e' entrata in commercio solo
recentissimamente. La CPU su cui si basa e' un Pentium,
interfacciata con il casco VFX1 (salvo possibili cambiamenti
"all'ultimo minuto"). Quest'ultimo e' stereoscopico, ma
questa caratteristica, anche se rende la visione migliore,
presenta lo svantaggio di un'indispensabile regolazione dei
due schermi LCD prima di iniziare la partita. Ottima pero'
la risoluzione di 428 X 244 degli schermi. Il gioco scorre
fluido, ma, al posto della mitraglietta, si combatte solo
con un flying mouse della Forte, che determina anche il
movimento, a seconda se inclinato in avanti o all'indietro.
Notevole anche il costo, che inizialmente era previsto per
8-10 milioni, ma che poi e' lievitato, per questioni
tecniche, a 15 circa.
Sia il "Virtual Game" che il prodotto della Argos supportano
anche altri giochi, oltre a Doom, quale, ad esempio, l'ormai
altrettanto noto System Shock. Non vi resta, quindi, che
provarli di persona, per poi giudicare quale sara' il
migliore.
Attila
** IPERPRETESTI ICONOCLASTICI - di Micael Zeller
Oramai e' evidente che l'evoluzione della tecnologia e' pi
veloce dell'evoluzione richiesta alla nostra mente per
utilizzare la tecnologia e dialogare pienamente con essa.
Tutto ci mette il mio cervello in numerose difficolt,
perci scrivo un po' per sfogare alcune idiosincrasie, un
po' per porre alcuni problemi che riguardano la nuova
comunicazione con e mediante le macchine.
ICONE E FINESTRE
Gi parecchi anni fa, il problema ha cominciato a essere non
"cosa pu fare un calcolatore" ma "come si pu fare capire
all'utente che cosa il calcolatore pu fare, e quale tasto
bisogna schiacciare".
Si pose il problema dell'"interfaccia-utente", e la
soluzione pi geniale storicamente, si sa, fu quella del
Macintosh.
Al punto tale che, a distanza di anni, Windows (questo
"MS-DOS vestito da pagliaccio") si e' rassegnato a copiare
del Macintosh anche il principio "una icona per file" (come
gi l'OS/2) e i nomi lunghi (finalmente). La prima
pubblicit Macintosh diceva: "Se sapete riconoscere il
cestino, sapete usare Macintosh". Era solo uno slogan,
d'accordo, resta il fatto che le icone furono un successo.
Il che dimostra che l'idea "icona" fa presa per le sue
implicazioni religiose e spirituali - o che la gente e'
fondamentalmente analfabeta.
L'altro grande successo e' stato quello delle finestre. Le
finestre costituiscono una grande innovazione: immaginate
uno schermo del futuro, grande almeno due metri quadrati.
Immaginate che bello tenerci sopra, tutti aperti, l'agenda
elettronica, due o tre documenti che state leggendo o
scrivendo, una GIF, un canale televisivo, un bilancio... e
ciascuno nella sua bella finestra. E' il trionfo
dell'interattivit tra programmi e informazioni, del
multitasking (vero o falso che sia) dell'ipertestualit
funzionale.
Ma ora, guardate le dimensioni del monitor che state usando:
che senso ha tenerci dentro pi di una finestra per volta?
E anche cosi', le finestre si dimostrano pi dispettose di
quelle di casa mia in una giornata di vento.
Per vedere bene un programma devo allargare la finestra a
pieno schermo, operazione che sono costretto a ripetere
manualmente ogni volta. Dopo di che attivo la funzione
"File" "Apri", oppure uso il comando abbreviato
(rigorosamente differente da un programma all'altro, perche'
va bene la standardizzazione, ma il mondo e' bello perche'
e' vario). A questo punto, inspiegabilmente, si apre una
finestrellina tanto piccola e avara che si vedono solo
pochissimi file per volta, e devo scorrere la lista col
mouse.
D'accordo, sono sfoghi dettati dal fatto che a me confondono
le idee, ma secondo voi le finestre servono pi a
semplificare veramente la vita o a dare un'IMPRESSIONE
visiva, un'illusione di interattivit e di multitasking?
IPERTESTI GIRA-TESTA
Sono la grande moda di questi anni.
E' giusto: il software, i CD-ROM, le stesse reti telematiche
ci offrono la possibilit di ottenere le informazioni non
pi secondo la sequenzialit tipica del libro rilegato, ma
con esplorazione, guidata o libera, con salti e nessi
suggeriti dal testo o improvvisati, senza dimenticare il
"browsing" (esplorazione ad arborescenza, lungo le
diramazioni degli argomenti) e il "searching" (ricerca di
stringhe, parole o loro combinazioni).
A noi la libert, a noi il piacere della ricerca svincolata
e personalizzata! Eppure confesso che dinanzi a un
ipertesto sento sempre un certo disagio. Un motivo pu
essere che la mole di un libro, o di un file, pu essere
misurata a colpo d'occhio. Con l'ipertesto hai sempre
l'ansia di ignorare quanto ci sia da vedere. Certo, se si
tratta di un gioco, o di un disco ottico dedicato a un
cantante, tale smarrimento e' il clou del giuoco. Ma ci
sono casi in cui l'ipertestualit della struttura non ha di
per se' un gran significato. Sto pensando a un
interessantissimo quadro vivente del 1400, realizzato
dall'Universit di Genova: un ipertesto che, partendo da un
grande quadro d'epoca della citt vista dal mare, sciorina
una serie di vignette fumettate di vita quotidiana, tutte
storicamente pregnanti, della Genova del tempo. Molto
grazioso e molto istruttivo; mi rendo solo conto che, in
forma di libro, non perderebbe molto rispetto alla versione
elettronica. E' insomma uno di quegli ipertesti che ti
danno l'illusione di poter esercitare una libera caccia,
finche' non ti rendi conto di girare in uno zoo-safari in
cui tutto e' predisposto (ne' potrebbe essere altrimenti).
Ma veniamo a un caso in cui la scelta ipertestuale e'
dettata dall'effi- cacia pratica. Penso a quello che e'
stato spesso citato come uno dei migliori esempi di
ipertesto: lo HELP di Windows. Fantastico! Per quanto
abbia poche idee ma confuse, con l'help di Windows in un
modo o nell'altro ho buone chances di arrivare, tramite
sommario, tramite collegamento o tramite ricerca,
all'informazione utile. Lo stesso con gli help dei buoni
programmi. Ma anche qui, c'e' chi dimostra di non aver
capito niente dell'utilit del mezzo: parlo degli help
deteriori di molti programmi, almeno di diversi shareware
che ho avuto occasione di consultare. Spesso gli autori
dimostrano di ignorare lo scopo di una guida o di un
ipertesto. Infatti non li scrivono per rispondere alla
domanda: PER OTTENERE IL TALE RISULTATO, COSA DEVO
SCHIACCIARE? Bensi' per dire ECCO COSA TROVERAI NEI VARI
MENU'. E' ovvio invece che una guida deve dirmi dove
trovare la tal cosa, non che cosa trover nei vari posti.
Recentemente Luca De Nardo ha scelto la forma ipertestuale
per realizzare I-DOME, un programma di informazioni
sull'argomento Internet, e mettercelo a disposizione gratis.
I-DOME e' un ipertesto modesto, non certo nel senso
spregiativo dell'aggettivo, ma perche' e' costituito da una
raccolta di FAQ, a loro volta messe gentilmente a
disposizione dai rispettivi autori. Trovo questa semplice
struttura di raccolta di testi preesistenti molto pratica.
Anzi mi chiedo come, o con quale programma, potrei costruire
una struttura per indicizzare e ordinare tutti i testi che
ho raccolto nel mio disco fisso. Di I-DOME segnalo un
difetto analogo a quello che lamentavo a proposito dei
cattivi help: non si parte da una mappa di COSE CHE POSSO
FARE (cercare informazioni e files nel mondo, trovare le
conferenze, parteciparvi...) per arrivare alle diverse
istruzioni. Ma forse non l'ho potuta trovare a causa dei
bug della prima versione.
Noi siamo cresciuti sui testi scritti, sequenziali. Testi
che idealmente sono costruiti in modo da condurci per mano
lungo un filo del ragionamento o una storia.
Come crescer la nuova generazione sugli ipertesti?
Con una mentalit pi libera e aperta, abituata a esplorare
autonomamente? O con la mentalit di chi e' abituato a
trovare la pappa fatta PERFINO quando si suppone che
"esplori liberamente"? Secondo me sono vere entrambe le
risposte: i nuovi media ampliano le nostre possibilit,
possono renderci pi potenti e quindi, di fatto, pi liberi.
Ma non credo che, di per se', rendano pi libera la nostra
mentalit. Ci sar sempre chi prender tutto (ipertesti,
CD-ROM, internet di oggi e del futuro) come un video-gioco
sempre pi vasto e ricco, nel quale sparare e saltare come
un cretino senza dare alcun contributo di fantasia. Visto
che questo e' un testo tradizionale, vorrei concludere, ma
non posso farlo perche' ho buttato li' soprattutto spunti,
poco ordinati, suscitati dai miei dubbi. Dubbi sulla
praticit delle mappe che mi offre lo schermo del computer.
Dubbi su quali siano i modi migliori per permettere alla
gente di gestire, con l'occhio e con la mente,
l'inesauribile massa di informazioni di cui sta per
disporre. Dubbi su come tutto ci forger il modo di
pensare della nuova generazione. Avete idee?
Micael Zeller
** "POLICY AND LOW" - di John Catilina
La macchina si fermo'sul vialetto antistante la casa.
In quel quartiere di periferia, anonime villette a schiera
si susseguivano lungo le strade, circondando i rari passanti
di uno squallido grigiore.
La portiera si apri' con uno scatto secco, e dalla macchina
usci' una figura massiccia, coperta da un pesante
impermeabile, rigorosamente grigio. Il misterioso guidatore
prese qualcosa da sotto un sedile e se lo mise in tasca, poi
si avvio'verso l'ingresso della villetta.
Dentro la casa, un giovane era seduto davanti allo schermo
del suo computer, e scorreva velocemente la posta
elettronica da lui ricevuta il giorno stesso. Era stanco, e
si disse che avrebbe risposto a tutti il giorno dopo. Si
alzo' per andare a letto ma, prima che potesse spegnere il
computer, udi' il suono del campanello. Vista l'ora
insolita, penso' ad uno scherzo, e stette ad aspettare che
suonassero ancora.
Dopo pochi secondi, si udi'un altra scampanellata. Un
po'incuriosito e un po'inpaurito, si avvicino'alla porta e
guardo'attraverso lo spioncino.
Quel che vide fu un personaggio dal volto inespressivo, con
un lungo impermeabile che ne copriva parzialmente le
fattezze.
Quando gli venne richiesto di identificarsi, il visitatore
estrasse un distintivo e lo avvicino'allo spioncino.
Contemporaneamente un luccichio tradi' la presenza di una
pistola sotto l'ampio vestito del misterioso visitatore.
Vedendo il distintivo, il giovane impallidi' e senti' che le
forze lo abbandonavano. Si accascio' dietro la porta,
singhiozzando in preda ad una crisi isterica.
Improvvisamente la serratura cadde a terra, scassinata, e la
porta si apri'. L'uomo si pose di fronte al ragazzo
atterrito e disse : "Certificate le ...". Il giovane non
gli diede il tempo di finire e, buttatosi addosso
all'antagonista, cerco' di scappare. Sorprendentemente,
l'uomo lo lascio'passare, e lui si senti'gia'libero. Fu una
sensazione breve, che scomparve quando avverti'il dolore
acuto del proiettile nella gamba.
Crollo' a terra, sanguinante e sconvolto. Segui' con lo
sguardo i movimenti di quello che si era rivelato suo
nemico, e lo vide torreggiare sopra di lui. Questi disse,
con la sua voce distante e impersonale : " Certificate le
violazioni agli Art. 14 e 16 della Policy del Net,
riguardanti l'eccessivo utilizzo di consonanti labiali nei
messaggi e la mancata venerazione verso il Coordinatore di
quartiere, il soggetto N.13892939, noto come Free User, e'
condannato a morte. La sentenza sara'eseguita
immediatamente da quest'unita'." Ancora uno sparo, poi
piu'nulla .
Il ragazzo mori' con in testa un pensiero invidioso : "E
pensare che il nonno poteva anche inserire un messaggio
Off-Topic senza venire ucciso ... ". Ma quelli erano altri
tempi e, soprattutto, altre Policy.
John Catilina
** LETTERE AL CT
** FAZIOSITA'
Ho da poco prelevato il numero di marzo del Corriere
Telematico, Stavo leggendo i vari articoli quando ho visto i
due articoli di Gianluca Neri.
Premetto che non sono affiliato a nessun club Forza Italia,
tanto meno mi e' simpatico Berlusconi.
Leggendo tali articoli sono rimasto deluso, come me, penso
molte altre persone,tutto questo mi lascia di stucco,
pensavo che il CT fosse una rivista non di parte, che
tralasciasse la politica, ma si occupasse solo di
telematica, non cercando di infangare un servizio telematico
prima ancora che nasca, solo perche' si e' affidato alla
Diakron. E se anche fosse che sotto a tutto c'e' Forza
Italia chi CAVOLO SE NE IMPORTA, ci puo' essere chiunque,
che a me non me ne fotte niente.
Non credo che Diakron raccolga i dati personali del
Cyberspazio per mandare delle bombe a domicilio, ma solo
come indagine di mercato.
Comunque finiamo qua, credo di essermi dilungato anche
troppo.
Resta sempre la delusione e l'amarezza dopo aver letto tali
articoli.
Spero che sul prossimo numero abbiate la delicatezza di
pubblicare tala msg o almeno di darmi una risposta, non
certo da parte di Gianluca Neri, che so gia come la pensa,
ma da qualcun altro della redazione.
Fabio Slaider
Caro Fabio, ci spiace che tu non abbia gradito la
pubblicazione dell'articolo di Runaway su Video On Line.
Tuttavia rimaniamo dell'opinione che sia stato opportuno
pubblicarlo, per tre motivi:
1) La nostra non e` una rivista politica. Tu stesso affermi
che fino ad oggi non avevi mai avuto occasione di pensare
che il CT fosse di parte. Non abbiamo una posizione
politica in quanto rivista, e non intendiamo fare propaganda
politica surrettizia per nessuno. Tuttavia questo non
significa affatto rifiutare di occuparsi di argomenti
politici, e trincerarsi in un'asettica e farisaica
equidistanza. Quando si imbatte in una questione che ha
aspetti politici, ciascun redattore e` libero, nel rispetto
della verita`, di esercitare come piu` gli aggrada la sua
funzione critica, senza vincoli di "politically
correctness". Questa e` sempre stata la nostra linea, e lo
sara` anche in futuro.
2) Se ci permettiamo una tale liberta`, e` anche perche' il
CT si e` sempre dichiarato apertissimo a ospitare i
contributi di tutti, e in particolar modo di chi volesse
replicare al contenuto di un articolo. Ci rammarichiamo del
fatto che finora anche chi si e` dichiarato offeso (come e`
avvenuto nel caso Agora`) non abbia voluto approfittare di
questa opportunita`, e abbia preferito attaccarci a
distanza. Noi riteniamo che un dibattito franco sarebbe
molto piu` costruttivo dello sterile rifiuto di ogni
critica.
3) Per quanto riguarda il caso specifico, sei liberissimo di
non interessarti al caso Video On Line. Resta pero` il
fatto che, come tutti sanno, la Diakron non e` un'azienda
qualunque. E non e` nemmeno solo un'azienda di Berlusconi.
E` invece un'azienda totalmente integrata all'interno di un
partito politico. E il fatto che un partito politico si
metta, sotto mentite spoglie, a raccogliere informazioni su
privati cittadini, non e` per noi un fatto da prendersi alla
leggera, qualunque sia il partito in questione.
Ti ringraziamo comunque per averci fatto conoscere la tua
opinione.
La Redazione
** CORRIERE TELEMATICO ? NO, GRAZIE
Non voglio iniziare questo confronto con critiche o
sproloqui: mi limito a citare un po' di frasi dal ct di
Marzo rivolgendoti alla fine qualche domanda e qualche
commento.
QUESTI SONO SOLO ESEMPI....
ARTICOLO - AUTORE FRASE
IL CASO VIDEO "ON LINE" "all'utente Salvidio, il crociato
pi acceso, non e' Gianluca Neri neanche passato per la
mente"
IL BISCIONE ON LINE "anche un giornale [unione sarda] letto
da tre perso- Gianluca Neri ne: il direttore, la sua mamma e
il suo pap"
TANTO RUMORE PER NULLA "un sedicente hacker che si fa
chiamare ***********" The Spy ^^^^^^^^^ ^^^^^^^^^^^
IL CONVEGNO DI PRATO "PRATICAMENTE TUTTO" Valentino Spataro
Riporto molto schematicamente quello che da un po' noto nel
CT:
- Estrema violenza verbale (manca solo un po' di lessico
militare !)
- Indifferenza per la privacy... chi vi da' il diritto di
citare nomi di utenti o di gestori di bbs ? A me non
risulta che abbiate chiesto un minimo di permesso.
- Estrema violenza nell'impostazione degli articoli:
trattate tutto come se foste in guerra contro altri net...
voi i buoni, loro i cattivi... voi i crociati, loro gli
infedeli... Non hai mai pensato che anche gli altri
possano avere un minimo di ragione ? Non hai mai pensato
che se vi hanno staggato cos in fretta e' perche' state
sulle scatole a molte persone per il vostro comportamento?
- MANCANZA ASSOLUTA DI RISPETTO PER LE PERSONE CITATE.. "il
crociato" con tanto di nome, "l'hacker sedicente" sempre
con il nome, l'unione sarda letta da tre persone...
COMPORTAMENTO SCORRETTISSIMO E NOCIVO A VOI COME AL MONDO
DELLA TELEMATICA CHE HA BISOGNO DI TUTTI TRANNE CHE DI
GIUSTIZIERI
- Mancanza di imparzialit nella recensioni dei net e delle
bbs... Tre righe per quella, mezzo CT per questa... (ma
questo e' un fatto secondario)
- Mancanza di lealt: non avete mai chiesto un commento alla
gente che criticate, offendete, diffidate...
UN CONSIGLIO: molla il CT, oppure cambia totalmente
impostazione... Cos come siete, siete solo "nocivi" per la
telematica, andate in giro a sparare dall "alto" (!?) del
vostro giornale e approfittando della diffusione che vi
siete ritagliati (ma sinceramente ancora non mi spiego come)
nel cyberspazio. Avete inteso tutto come una lotta...
forse una lotta politica, non so...
Chiudo qui le mie prime impressioni altrimenti intaso gli HD
della BBS.
Aspetto una tua risposta.
K.G.B.
Caro KGB, ci siamo gia' confrontati nell'area CT.ITA, ma mi
e' sembrato opportuno pubblicare questo tuo sfogo. Come sai
ti posso dar ragione su alcuni punti (es. citazioni di nomi
a sproposito) ma questa tua lettera mi sembra scritta in un
momento di rabbia. Nonstante l'assiduo scambio di messaggi
non sei ancora riuscito a spiegarmi perche' secondo te il CT
sarebbe in guerra con tutto e tutti. Il CT vive grazie alle
BBS e grazie ai net che ci supportano, noi non possiamo fare
altro che ringraziarli tutti. Quando scriviamo contro
qualcuno o contro qualcosa e' perche' ci sembra giusto
denunciare un comportamento sbagliato.... non siamo la
Bibbia e siamo uomini, ognuno ha le sue opinioni e noi le
esprimimiamo attraverso queste poche pagine che ci siamo
costriuiti, e' chiaro che le nostre opinioni ti possono
anche non piacere.
La mia convinzione e' che il CT sia apolitico, ma cio' non
significa che ogni persona che ci scrive e' apolitica....
in generale il CT e' SICURAMENTE apolitico e il numero di
marzo mi sembra un perfetto esempio di cio' (articoli sul
convegno di Prato).
Ogni volta che scriviamo contro qualcuno andiamo a
chiedergli se vuole scrivere la controparte... ma 9 volte
su 10 si rifiutano cio' vuol solo dire che quello che
scriviamo e' vero.
Tu ne sei un perfetto esempio perche' dopo questo tuo sfogo
io ti ho chiesto di scrivere qualcosa che assomigliasse ad
un articolo per evitare di avere questa botta e risposta e
invece niente ...
Passiamo alle accusa specifiche della tua lettera :
Il "carissimo" The Key non ha mai perso occasione di dirsi
"Hacker" quindi dire che e' un "sedicente hacker" non mi
sembra affatto uno sproloquio... Per quanto riguarda la
citazione del nome (alias) tieni anche presente che nelle
reti viene un po' a cadere la differenza che la legge fa tra
personaggio pubblico e personaggio privato, in effetti The
Key e' molto piu' conosciuto di quanto tu credi, il casino
che ha combinato ha avuto eco anche in internet...
Per quanto riguarda i permessi a pubblicare ti sei fatto
un'idea sbagliata... devi sapere che per legge tutto cio'
che viene scritto come un messaggio pubblico risulta essere
di pubblico dominio quindi non e' necessaria nessuna
autorizzazione per la pubblicazione su riviste a pagamento e
piu' in generale le fanzine hanno un campo ancora piu' ampio
per quanto riguarda la pubblicabilita' o meno di articoli o
dichiarazioni. Tuttavia quando il tempo non e' tiranno,
chiediamo il permesso a tutti.
Poi quest'estrema violenza che intravedi negli articoli
proprio non la riesco a capire... Forse non ti saranno
piaciuti molto alcuni passaggi degli articoli di Gianluca
Neri... bhe, lui scrive cosi', se proprio non ti piacciono i
suoi articoli skippali... spesso ti capita di non acquistare
un quotidiano perche' non ti piace come scrive quel tal
giornalista.....
Le "presentazioni" delle BBS la maggior parte delle volte
le scrivono gli stessi sysop, chi scrive di piu' c'ha piu'
spazio chi scrive di meno ce n'ha di meno, non e' colpa mia.
Per quanto rigurda mollare il CT ci sto pensando ma pare che
non ci sia nessun altro disposto a prendere il mio posto per
ora... lo spazio nel cyberspace ce lo siamo ritagliato a
fatica e lavorando parecchio.... forse vuol dire che
dopotutto qualcuno che apprezza c'e'! :-)
Tieni sempre presenete quando ci leggi che il nostro rimane
un hobby nel quale non ci guadagnamo niente e anche che
tutti possono sbagliare....
Ciao e a presto!
The Spy
** REDAZIONE
Ŀ
۲
Ŀ
Ŀ
àĿ ù CORRIERE TELEMATICO
àĴ
àù Numero 16
۲ Aprile 1995
Ĵ
Direttore: THE SPY (Andrea Cassola)
Vice Direttore: RUNAWAY (Gianluca Neri)
Capo Redattore: VANAMONDE (Marco Passarello)
Redazione:
CAPTAIN BRITAIN (Luca Somazzi)
MALKO LINGE (Alberto Di Stefano)
JOHN CATILINA (Giordano Contestabile)
LEONE L'ALLEGRO (Angelo Politi)
R10513 (Massimo Giussani)
HAIAX (Thomas Halva LaBella)
DR. BRAIM (Lapo Luchini)
PENNYWISE (Davide Cortese)
FORD PREFECT (Paolo De Chirico)
ATTILA (Daniele Mutti)
Ĵ
La redazione ringrazia tutti coloro che hanno
contribuito a questo numero.
Ĵ
Un ringraziamento speciale a:
- Pizzo Calabro
- Valentino Spataro
- Alessandro Marescotti
- Antonello Arighieri
- Daniele Maffettone
- Gay Boy
- Fabio Slaider
- K.G.B.
- Antonio Cavagnini
- Micael Zeller
- la redazione di Neural per la bella recensione
- Luc Pac
Ĵ
Potete contattare i redattori del CT ai seguenti
indirizzi e numeri di telefono:
The Spy (Andrea Cassola) Tel. 02/5696325
InterNet cassola@dsi.unimi.it
FidoNet 2:331/342.5
PeaceLink 61:399/6.1
ChronosNet 66:392/28.1
PNet 91:5/3.1
RV-Net 94:2000/2.2
RingNet 100:1/21.5
Euronet 230:1001/105.3
Runaway (Gianluca Neri) Tel. 0336/583197
Internet gianluca.neri@galactica.it
RV-Net 94:2000/8
ChronosNet 66:392/215
Peacelink 61:399/6
PNet 91:5/3
Captain Britain (Luca Somazzi)
Internet luca.somazzi@galactica.it
luca.somazzi@altair.it
Fidonet 2:331/362 e 2:331/358.
RPGNet 96:390/301
MultiNet 19:1001/1013
Malko Linge (Alberto Di Stefano) Tel. 0337/321834
RV-Net 94:2000/1
ChronosNet 66:392/24
àù
** DISTRIBUZIONE
Ŀ
Potete trovare il CT sulle seguenti BBS:
ABY (0183-666777) [EuroNet]
Altair Data Bank (02-6420539, 6420515) [InterNet]
Antares (02-89124407) [EuronetChronosNet]
Celebry (02-33300759) [RV-NetChronosNet]
Cornucopia (02-29528616) solo file request
Decoder (02-29527597) [CyberNetFido]
Digibank (02-33609167, 33106044, 33609132)
[EuroNet]
EDI (02-39320122) [EuroNetChronos]
ECN Milano (02-2840243) [ECNCyberNet]
Euro BBS (02-89200179 [Euronet]
FreeBook (02-55193851)
Fast Enough (031-301457, 306674) [FidoChrEuro]
Green Island (081-8763720) [FidoUfoNet]
HotSpot (0523-451731) [FidoNetPeaceLink]
I.C.T.R. (06-5098034) [RvNet]
Kabirya (02-2550480) [FidoNetCyberNetEuroNet]
Lorien (0544-470357) [Itax]
Lucky (02-5396962) [EuroNet]
Mines of Maria (02-5392086) [RingNet]
Neverending (081-7111481) *Lun/Ven 22-15*
Quarta Dimensione(02-39312823)
Rastan BBS (0377-833211) *h 21.30 - 7.30*
Nina's Box (02-27202204) [Itax]
Pandemonium (02-26221453, 02/26224663
26226544) [RV-NetItaxChonos]
Paradise Lust (02-8462718)
Pentasystem BBS (090-9962601) [EuroNet]
Pink Panther (0342-614077) *h 20-07* [EuroNet]
Purple Rain (02-90849435) [ChronosNet]
Rendez-Vous (02-33101597, 33106502, 33105756)
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Revenge (02-29008909)
[RV-NetChronosCyberNetAceNetFido]
RCM (02-55182168, 55182133, 55187427
55187981)
SkyNet (02-8372432, 8376320)
[RVCyberChronosOS/2Fabula]
Sottovoce (02-603417)
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Stradivarius (02-48302813) *h19.30-04* [EuroNet]
Utopia (0573-368164) [Fido]
Venice On-Line (041-952132)
Wild&Hot (02-70300273)
... e altre ancora, comunicateci quali.
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